Cucina a un euro? Sì, ma a quale prezzo per la salute e l'etica!
Monica la blogger di Salgareda contesta la collega inglese diventata celebre per le sue ricette a basso costo
SALGAREDA - Dalla cucina della sua casa nello Yorkshire, sul Mare del Nord, sta spopolando sui social. Drew Smith è mamma di tre figli e non è una cuoca di professione. Si è però inventata un blog dove pubblica ogni giorno menù a un euro e 64 cent, poco più poco meno. Sarà per via della Brexit. Sarà, più che una via di uscita, un nuovo accesso al business. Presumibilmente avranno di che ringraziarla quelli che si prefiggono, ogni fine di vacanza estiva, di tornare al peso forma: stavolta potrebbero davvero stupire, con effetti speciali. E solo pasteggiando a un euro al dì.
La sensazione è che nel Belpaese la cucina della parsimonia faticherà ad attecchire. Perché, come recita il vecchio adagio: “Gli italiani mangiano sempre e, quando non lo fanno, parlano di cibo”. E ne parlano pure tanto, di piatti e ricette. Nei social e in tv il genere è diventato un autentico cult. E tanti di coloro che pentole e padelle manco si ricordavano dove le avevano riposte, sono tornati al piano di lavoro in cucina, prendendo lezioni da internet o dai canali tv. Monica Campaner è una blogger (Monicacampaner.it) che – come si dice – si è fatta sul campo: “Prima ho sperimentato, a lungo; poi mi sono messa a scrivere un blog, senza dichiararmi né chef né gastronoma”.
Da Salgareda, dove abita, sostiene i prodotti del territorio elaborando ricette e tecniche di cottura che valorizzano la tradizione culinaria locale. Sta anche scrivendo dei ricettari storici e si occupa e di turismo enogastronomico. Piuttosto perplessa rispetto all’idea che è saltata in mente alla sua collega inglese. “I rischi di mangiare a basso costo sono due; il primo è di consumare prodotti industriali composti da ingredienti tutt’altro che naturali, con tutte le ripercussioni che possiamo facilmente immaginare sulla salute. Secondo: se acquisto un kg di pasta a 50 cent vuol dire che la produzione primaria è stata sottopagata”. A meno che non sia possibile usufruire di ortaggi, frutti e animali di orto e cortile di casa. “Invece che sui costi del pasto, molto più sensato è ridurre numero delle portate e porzioni”. Ma alla fine, hai visto mai? che l’inventrice inglese della cucina al risparmio non abbia davvero scoperto l'uovo di colombo: fare i soldi senza mangiare!