TREVISO - Avrebbe dovuto essere una ri-consegna della scuola “chiavi in mano”, domani. E invece: banchi ancora ben lungi dal raggiungere la destinazione, mascherine sì ma non per tutti, supplenti tanti ma di questi, il primo giorno, manco l’ombra. E chissà quando maestri e professori occuperanno le molte cattedre scoperte anche in provincia di Treviso.

 

Gli incarichi erano previsti per domani, con presa di servizio subitanea. L’Ufficio scolastico territoriale ha rinviato ieri l’appuntamento on line (altra novità) per l’assegnazione dei posti. Per una ragione tanto semplice quanto prevedibile: i ricorsi per il punteggio errato che molti aspiranti supplenti si sono visti attribuito. Le nuove graduatorie del resto sono state compilate in fretta e furia dalle segreterie delle scuole, alle quali – altra inedita trovata – sotto il sole agostano era stato affidato, così tanto per gradire, questo “compito per casa”, una robetta da niente.

 

Pare che gli errori abbiano doppiato per quantità la statistica fisiologica. Le azioni legali sono già partite e altre verranno intraprese nelle prossime ore. Immediatamente bloccate le operazioni di nomina. Si attendeva solo l’attivazione della piattaforma, spiega Salvatore Auci, dello Snals di Treviso: “Previa registrazione si dovranno esprimere le sedi richieste in ordine di preferenza e scegliere le varie opzioni; ad esempio: preferenza per il tipo di posto o classe di concorso, priorità di scelta su posto di sostegno rispetto a quello comune, disponibilità ad accettare spezzoni o cattedre su più scuole e via discorrendo”.

 

Ce n’è di che lambiccarsi. Ma ci sarà anche il tempo: difficile immaginare la conclusione delle operazioni entro la settimana, con tutti i ricorsi da esaminare. E la prossima ci saranno pure regionali e referendum. Intanto nelle scuole si andrà a scartamento ridotto: con tante caselle vuote che non si sa ancora quando saranno riempite, l’orario di lezione sarà necessariamente compresso.