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25 dicembre 2024

Castelfranco

Tornare ad abbracciarsi: alla casa di risposo Sartor ora si può

Visite e postazioni speciali per i famigliari per poter riabbracciare gli ospiti in tutta sicurezza

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

centro servizi sartor

CASTELFRANCO - L’abbraccio racchiude in sé tutto l’amore e l’affetto che proviamo per una persona. In questi mesi di emergenza sanitaria è stata una delle cose che è mancata di più, soprattutto agli anziani delle case di riposo, spesso soli, che hanno potuto solo vedere i propri famigliari attraverso uno schermo di un tablet o un vetro.

Ora potranno tornare ad avere un contatto fisico diretto pur rimanendo protetti. L’idea è del centro servizi alla persona Domenico Sartor di Castlefranco che ha studiato nuovi servizi e più spazi per le visite dei familiari pur rispettando tutte le precauzioni e le disposizioni anti-coronavirus.

Nell’ampio ingresso della struttura saranno predisposte due postazioni denominate “Emozioni dell’abbraccio” dove sarà sperimentata una nuova tecnica che, tramite l’utilizzo di materiale plastico trasparente morbido, consentirà a ospiti e famigliari di abbracciarsi e stringersi le mani, pur restando separati e protetti da possibili contagi. Il salone delle Rose sarà allestito con diverse postazioni, raddoppiando il numero di visite consentite in contemporanea rispetto all’attuale postazione all’esterno, con la costruzione di nuove pareti in vetro che separeranno l’area ospiti dall’area familiari. Al centro della sala, inoltre, è in costruzione anche un “Cubo sensoriale interattivo” che proietterà video e suoni e immagini rilassanti e coinvolgenti allo stesso tempo.

“L’abbraccio non unisce solo due corpi, ma due cuori e due menti, creando e rafforzando le relazioni e l’intimità, donando amore, calore e protezione” è il motto che guida il progetto. Gli aspetti terapeutici sul corpo e sulla mente che il contatto come un abbraccio donano, sono dati assodati. Il progetto ha avuto proprio in settimana l’autorizzazione del dipartimento di prevenzione dell’Ulss2.

“Abbiamo voluto studiare in anticipo una soluzione interna - spiegano il presidente Maurizio Trento e la direttrice Elisabetta Barbato - così andremo a rivoluzionare il Salone delle Rose. In questo modo, aumenteremo il numero di visite giornaliero possibile e soprattutto andremo a sperimentare le “Emozioni dell’abbraccio”. Gli ospiti hanno bisogno di contatto fisico coi famigliari per il proprio benessere e così abbiamo studiato varie soluzioni, ispirandoci anche all’estero, e abbiamo pensato di predisporre due postazioni separate da un parete di telo elastico sicuro ma flessibile”.

 


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Isabella Loschi

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