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25 novembre 2024

Oderzo Motta

Incendio di Gorgo: «Per noi sarà il secondo Natale di seguito fuori casa»

Due le famiglie non ancora rientrate dopo il rogo ad un condominio nel dicembre 2019: «Ci dicono che col Covid dobbiamo stare a casa. Già, ma quale? A oggi non ci è dato modo di sapere se saremo risarciti o meno. E siamo in difficoltà»

| Angelo Giordano |

| Angelo Giordano |

l'incendio a Gorgo

L'incendio a Gorgo al Monticano del dicembre 2019

 

GORGO AL MONTICANO - Era il 20 dicembre 2019, quando a Gorgo al Monticano due mansarde all'ultimo piano furono carbonizzate al 100% in un furioso incendio.

Nelle due abitazioni abitavano Claudio Breda e la moglie Carmen Padovani, nella seconda Mariagrazia Zanchetta e Stefano Foresto, coppia con due figli.

Non ci sono state vittime, ma l'incendio ha comportato la distruzione completa delle due abitazioni con la perdita totale del relativo contenuto (tutto carbonizzato) e all'evacuazione di 24 famiglie, 22 quelle degli appartamenti sottostanti.

Le altre 22 famiglie sono fortunatamente rientrate a fine luglio 2020, ma le due mansarde carbonizzate si trovano in una situazione di "stallo" per quanto riguarda la ricostruzione.

Lo ha spiegato uno dei proprietari, Claudio Breda: «È stato solo rifatta la copertura del tetto a fine novembre 2020.

 

Il problema deriva dal fatto che l'assicurazione con la quale il condominio ha la polizza assicurativa condominiale al momento non ha dato alcun parere né versato alcun acconto



Il problema deriva dal fatto che l'assicurazione con la quale il condominio ha la polizza assicurativa condominiale al momento non ha dato alcun parere né versato alcun acconto, sia per quanto riguarda la ricostruzione delle aree comuni, sia per la ricostruzione delle aree private, nello specifico gli interni delle due mansarde, sia per il contenuto».

Breda continua: «Per quanto riguarda le nostre ripetute richieste per il risarcimento del contenuto, fatte tramite i nostri legali e periti, ad oggi l'assicurazione non ha ancora esaminato il caso e non ci è dato modo di sapere se saremo risarciti o meno.

Inoltre, non ci è stato ancora versato acconto alcuno per procedere alla ricostruzione delle nostre mansarde e non sappiamo quando verremo risarciti».

Lo sfogo è quanto mai amaro: «Abbiamo consegnato tutti i documenti che ci hanno chiesto, persino una dichiarazione notarile relativa ai nostri immobili che ci è costata ulteriori 400 euro che non ci verranno rimborsati».

E segnala: «Abbiamo trovato una impresa che può provvedere alla ricostruzione, ma ovviamente non possono procedere a credito e vogliono essere pagati con sostanzioso acconto per procedere con l’appalto.

Se dobbiamo ricorrere ad una ditta che opera con la cessione del credito, ci ritroveremmo con ulteriori spese e senza la garanzia che vengano risarcite».

Da qui la considerazione: «Riteniamo di non avere ricevuto alcuna assistenza e comprensione da parte dell'assicurazione e dei suoi addetti, soprattutto dal punto di vista umano perché non crediamo che incendi di questo genere, che devastano la vita delle persone che li subiscono, siano all’ordine del giorno.

 

Oltre ad avere perso tutto, cose e ricordi che nessuno ci ridarà indietro, dopo un anno dal sinistro siamo emotivamente ed economicamente sempre più in difficoltà


Il danno riguarda le nostre famiglie, la nostra vita, beni primari che una assicurazione deve tutelare. Invece ci stiamo preparando ad un altro Natale fuori casa. Continuiamo ad avere spese e siamo disperati».

Claudio segnala: «Certo, potremmo iniziare la causa, ma come sa sono ulteriori spese che magari non verranno mai pagate e che dobbiamo anticipare, chiedendo prestiti e aiuto, quando sarebbe un nostro diritto avere un ristoro almeno per i danni materiali. Perchè quelli morali saranno ferite incancellabili. Abbiamo aspettato un anno fiduciosi che si arrivasse ad una conclusione senza ricorrere ai Tribunali.

Oltre ad avere perso tutto, cose e ricordi che nessuno ci ridarà indietro, dopo un anno dal sinistro siamo emotivamente ed economicamente sempre più in difficoltà».

E alla fine, con voce emozionata, l’amara considerazione: «Ho 52 anni, ma per me questi ultimi due Natali non ci sono stati. Vede, non vogliamo fare alcuni tipo di polemica. Noi vorremmo solo risolvere questo problema che ci impedisce di vivere nella casa che abbiamo perso. Speriamo che la situazione si sblocchi quanto prima. Siamo in attesa, non possiamo fare altro».
 

 

La notizia dell'incendio (clicca qui)

 


| modificato il:

Angelo Giordano

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