VUOI LAVORO? SPOGLIATI
Lei cerca lavoro. Lui un corpo da massaggiare. Ma…solo per verificare le credenziali
ODERZO - Un’offerta di lavoro, una ragazza interessata, un appuntamento. Avrebbe dovuto essere un colloquio professionale e invece, G.M., ventunenne vittoriese, si è trovata mano nella mano con il presunto datore di lavoro.
“Ho trovato l’annuncio su un giornalino – mi racconta G.M. -. Si cercavano ragazze per l’apertura di un centro benessere. Ho chiamato, e la voce dall’altro capo del telefonino mi ha chiesto di andare a Oderzo, in uno studio”.
Lo studio – secondo la testimonianza della ragazza - si è poi rivelato un appartamento Privato: il “datore di lavoro” ha dichiarato di non sapere nulla di orari e retribuzioni. Lui si occupava delle modalità di assunzione, che presupponevano un massaggio reciproco tra lui e la ragazza. “Mi ha detto che quando ha a che fare con chi non ha esperienza – prosegue G. M. - comincia lui con il massaggio. E poi ne richiede uno, per poter giudicare la velocità di apprendimento e le capacità delle giovani.”
E tu che hai fatto? - “All’inizio ero perplessa. Poi ho cominciato ad avere paura. Il tipo ha puntualizzato che i massaggi si sarebbero dovuti fare su soggetti completamente nudi e, alla sua esplicita richiesta di spogliarmi, ho detto che andavo di fretta”. L’uomo, sulla cinquantina, durante il colloquio ha continuato ad accarezzare la mano alla ragazza, sostenendo che doveva capire se le mani fossero idonee per il lavoro.
Com’è finita? Sei riuscita ad uscire dallo “studio” senza pressioni? “Beh…mentre stavo uscendo con la scusa che mio padre mi aspettava nel parcheggio sottostante, il tipo mi ha abbracciata.” La disavventura è finita con le porta che sbatteva alle spalle di G.M. Alla ragazza è rimasto un ricordo spiacevole, la sensazione (brutale) di dover verificare d’ora in poi che un annuncio non sia una trappola, un tranello. Peggio: un’imboscata. E che un curriculum vitae non possa essere scambiato per un curriculum corpi.
Stefania De Bastiani