VITTORIO VENETO - Tracce di lupi ne erano state registrate parecchie negli ultimi anni: resti di cervi, caprioli o mufloni sbranati, o escrementi rinvenuti sulla montagna. Ma incrociare un lupo a pochi metri, sulle pendici del Visentin, in una località frequentata anche da ciclisti e famiglie in passeggiata, è stata un’esperienza inedita. E sorprendente.

A trovarsi a pochi metri da una lupa, domenica 30 aprile, sono stati un gruppo di cacciatori della Riserva n°31 Zona Alpi di Vittorio Veneto. Impegnati nel censimento di coturnici e galli forcelli in località Verdil, poco sopra le Caloneghe (il quartiere più alto di Vittorio Veneto), dopo aver incrociato caprioli, cervi, mufloni, i cacciatori si sono visti venire incontro una lupa.

Sul terreno arido, che porta ancora qualche traccia dell’ultima nevicata, l’animale passeggiava con aria mansueta, per nulla intimorito dalla presenza degli uomini. Anzi sembrava in qualche modo voler stabilire con loro un dialogo a distanza. “E’ stato un incontro sorprendente - ha dichiarato Marco Dal Cin, che con prontezza ha immortalato l’animale nel video che proponiamo -. Sapevamo, come ci ha confermato la guardia forestale, che in zona stazionano tre o quattro coppie di lupi con le relative cucciolate, ma incontrare una lupa solitaria presso il sentiero che porta al rifugio/agriturismo Bristot è stato emozionante.”

L’incontro è avvenuto verso le sette del mattino, quando il sole aveva rischiarato il paesaggio e reso un po’ meno pungente il freddo che a quell’altitudine si registra fino a primavera inoltrata. “Forse - ipotizza Marco Dal Cin - la lupa si era isolata dal branco per perlustrare il territorio o magari si era avvicinata così tanto a noi per distrarci, per proteggere una cucciolata poco distante. Possiamo solo formulare illazioni, ma l’incontro ha stupito davvero. Ci ha anche fatto riflettere sul fatto che quella zona è parecchio frequentata: da ciclisti, da famiglie con bambini che fanno qualche scampagnata…L’incontro con questi animali a questo punto va messo in conto. Anche perché, pur trattandosi di specie diverse, non accada quello che è avvenuto in Trentino con l’orsa…”

Parole confermate anche da Paolo Castagnera, cacciatore e membro del Cai, coordinatore dell’attività di ripristino ambientale in quota che sono proprio i cacciatori a portare avanti da anni. “Spesso, prima dell’alba, ci troviamo anche sulle pendici del Visentin per attuare sfalci e un ripristino corretto del manto montano, visto che noi cacciatori siamo rimasti un po’ le uniche vedette di un ambiente che continua a richiedere cura e attenzione. Quando ci siamo imbattuti nella lupa eravamo però alle prese col censimento di coturnici e galli forcelli, che monitoriamo come selezionatori per mantenere in equilibrio questo tipo di fauna. Ed è stata la prima volta che abbiamo incrociato un lupo così vicino. Anche alle case, al sentiero battuto…In ogni caso ci ha stupito anche il fatto che l’animale, che passeggiava con disinvoltura, non sembrasse troppo interessato né a noi, né ai caprioli che stavano a poca distanza. Il suo andare era quasi una danza. ”

Niente a che vedere con il lupo ripreso qualche giorno fa nel giardino di un albergo di Auronzo mentre aggrediva un cervo.

Presenti in Veneto, nel Bosco del Cansiglio e nel Bellunese fin dagli anni Novanta, i lupi sono arrivati qui dalla ex Jugoslavia colonizzando prima la Lessinia nel veronese e poi le nostre aree montane. Predatori di cervi, caprioli, camosci, non hanno mai contrastato la presenza umana anche in aree isolate o inselvatichite.

Il gruppo di cacciatori che hanno avvistato il lupo