Valdobbiadene, mondo del Prosecco in lutto per la morte di Ottavia Scagliotti vedova Bortolomiol
Lascia le quattro figlie Giuliana, Luisa, Elvira (presidente del Consorzio Prosecco docg) e Maria Elena
| Claudia Borsoi |
VALDOBBIADENE – Cordoglio a Valdobbiadene e nel mondo del Prosecco docg per la morte di Ottavia Scagliotti, 95 anni.
Ottavia era la vedova di Giuliano Bortolomiol, fondatore a Valdobbiadene della Confraternita del Prosecco e della cantina che porta il nome di famiglia, attività oggi portata avanti con la passione e la determinazione ereditata dai genitori dalle figlie Giuliana, Luisa, Elvira (che è anche la presidente del Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco docg) e Maria Elena. Sono loro, come riporta l’epigrafe, ad annunciare “con immenso dolore” la morte della loro “amatissima mamma”.
Il funerale si terrà domani, mercoledì, alle 16.30 nel duomo di Valdobbiadene dove questa sera, alle 19, viene recitato il rosario.
«Ottavia ci ha lasciato in silenzio, con l’eleganza di sempre e che, per 95 anni, ha contraddistinto la sua vita - il ricordo delle figlie -. Arrivata a Valdobbiadene negli anni ‘50, ha saputo, accanto a Giuliano, ricostruire nel dopo guerra un pezzetto, fondamentale, di un intero territorio e con costanza e dedizione ha creduto in un piccolo progetto, diventato oggi un brand affermato. Con tenacia e grinta ha saputo fare da collante nei momenti di difficoltà e godere dei successi raggiunti prima assieme a Giuliano e poi alle loro figlie, gestendo con mano ferma il cruciale, delicato ed improvviso passaggio generazionale e contribuendo alla nuova storia delle colline di Conegliano Valdobbiadene. Eterna sua consigliera, quella di Ottavia e Giuliano era una coppia consolidata, che assieme ha creato il successo più grande, la famiglia. Quasi un secolo di vita, un’immensa collezione di traguardi, di momenti ricchi e appaganti, di valori trasmessi. Nel cuore di chi ha avuto il piacere di conoscerla rimangono di lei i racconti e le testimonianze degli anni passati, che non si stancava mai di narrare. La ricorderemo sempre così, una donna d’altri tempi, con la sua collana di perle, la sua grinta, il suo sorriso e i suoi occhi profondi».