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23 luglio 2024

Cronaca

"Basta souvenir ispirati alla mafia sui traghetti dello Stretto di Messina": la denuncia del musicista Mario Incudine

Dopo il video postato sui social è intervenuta la Regione Sicilia e l’azienda Caronte & Tourist che gestisce i collegamenti

| Nausica Dal Cin |

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Tutto è partito da un video del musicista e attore siciliano Mario Incudine, che ha mostrato sui social i gadget venduti sui traghetti che attraversano lo Stretto di Messina: statuette, souvenir e magliette con riferimenti a film come “Il Padrino” e simili, ispirati alla mafia. "Come siciliano mi vergogno. Chiedo al sindaco di Messina di salire sulla Caronte e fare levare queste porcherie. Perché come siciliani ci dovremmo vergognare tutti”, denuncia l'artista.

Poco dopo è arrivata la risposta di Caronte & Tourist, l’azienda che ha in appalto molte corse nello Stretto: "Da siciliani, da cittadini, da imprenditori che hanno scelto di restare e di investire in Sicilia non potevamo non condividere il senso della vibrante, generosa denuncia di Mario Incudine. È per questo che, poche ore dopo il video postato da Incudine, abbiamo intimato all'esercente che aveva in affitto uno dei negozi a bordo di una nostra nave di ritirare quei souvenir paccottiglia, per nulla divertenti ma in compenso di pessimo gusto, che purtroppo infestano troppi centri storici e troppe isole pedonali ovunque in Sicilia". Poi prosegue: "Siamo perfettamente d'accordo sul fatto che questi souvenir finiscano per veicolare un messaggio distorto, inaccettabile, perché la mafia è il male assoluto e non può diventare un fenomeno folkloristico, inoffensivo, divertente, addirittura attrattivo per turisti o croceristi. Per questo, consapevoli della serietà dell'incidente nel quale siamo incolpevolmente incappati, abbiamo deciso di non lasciare spazio a equivoci di sorta, risolvendo anticipatamente il contratto con un esercente che in questo caso ha messo in commercio prodotti non in linea con i valori e la policy di C&T, che considera la trasparenza e la legalità elementi distintivi della propria presenza nel territorio".

Come riportato da PalermoToday, l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità Alessandro Aricò ha fatto sapere che sui traghetti non ci saranno più souvenir inspirati alla mafia. Diversa è la questione per il resto dei negozi sull’isola: secondo una verifica fatta dal Dipartimento delle Attività Produttive non si può infatti emanare un provvedimento generale per tutti i negozi dell’isola.

 

 


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