"Non userò più pistole, solo razzi e bombe. Raderò al suolo tutto"
Maxi operazione di centinaia di poliziotti contro la mafia turca: 19 Arresti in Italia ed Europa: ecco chi era il capo
MILANO - Una vasta operazione di polizia ha portato all'arresto di 19 persone, tra cui Baris Boyun, uno dei criminali più ricercati dalla Turchia, considerato il capo di un potente gruppo mafioso turco. Le misure cautelari sono state emesse dal gip del Tribunale di Milano su richiesta della Sezione distrettuale antiterrorismo della procura della Repubblica di Milano.
Arresti e Accuse
Gli arrestati, di origine turca e residenti in Italia, Svizzera, Germania e Turchia, sono accusati di associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità, banda armata con finalità terroristiche, attentati terroristici, detenzione e porto illegale di armi e esplosivi, traffico internazionale di stupefacenti, omicidio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Indagini e Collaborazioni Internazionali
L'operazione è stata resa possibile grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché a complesse operazioni di osservazione e pedinamento sul territorio nazionale. La polizia italiana ha collaborato strettamente con Interpol e le forze di polizia turche del Kom.
Forze Coinvolte
La vasta operazione ha visto la partecipazione di centinaia di poliziotti e unità speciali tra Italia e Svizzera. Hanno partecipato personale della squadra mobile di Como, del Servizio centrale operativo di Roma, delle sezioni investigative Sco di Milano e Brescia, delle squadre mobili di Catania, Crotone, Verona e Viterbo, delle Unità operative di primo intervento, dei reparti prevenzione crimine di Lazio e Lombardia, della guardia di finanza di Milano e Roma, delle unità cinofile e della polizia scientifica delle città interessate.
Determinazione del Boss
Le intercettazioni rivelano la determinazione di Boyun a utilizzare armi sempre più devastanti per riorganizzare attacchi contro i suoi nemici. "Non userò più pistole, solo razzi e bombe. Raderò al suolo tutto," ha dichiarato Boyun in una conversazione intercettata. Il gip Roberto Crepaldi sottolinea la volontà del boss di interferire con lo status quo in Turchia, manifestando l'intenzione di scalzare il gruppo al potere, considerato corrotto.
Questa operazione rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata turca in Europa, evidenziando l'efficacia della cooperazione internazionale nella lotta contro il crimine transnazionale.
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