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27 novembre 2024

Castelfranco

Per Giulia c’è chi ha scelto di fare a scuola “un minuto di rumore” anche a Castelfranco

In molti istituti gli studenti hanno seguito il suggerimento di Elena Cecchettin

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Giulia Cecchettin

CASTELFRANCO VENETO - Alle 11 di martedì anche al liceo Giorgione di Castelfranco Veneto ci sono state classi che hanno optato per “un minuto di rumore”, quando su indicazione del Ministero della pubblica istruzione le scuole sono state invitate a ricordare Giulia Cecchettin e tutte le vittime di violenza, con un minuto di silenzio. Una scelta libera che in molti plessi è stata presa all’ultimo dopo le parole di Elena, la sorella di Giulia, che invitava i giovani a fare rumore, per ribadire un forte no alle violenza di genere. Al Giorgione c’è stato un passaparola su WhatsApp tra i rappresentanti di classe dell’istituto su proposta della sezione del liceo linguistico: “Nel comunicato 254 è previsto un minuto di silenzio per Giulia Cecchettin e per tutte le donne vittime di violenza e le classi apprezzano sicuramente questa proposta – hanno scritto i ragazzi -. La sorella di Giulia ha però espresso il desiderio di sostituire il silenzio con rumore e se tutto il liceo riuscisse a farlo si lancerebbe un messaggio molto forte”.

 

Oramai era tardi per formalizzare con un atto ufficiale questa possibilità, perciò gli studenti all’inizio della terza ora si sono confrontati in ciascuna classe con il docente di turno e hanno liberamente scelto se optare per il minuto di silenzio o se fare rumore: molti hanno scelto la seconda espressione di vicinanza alla famiglia di Giulia e a tutte le vittime della violenza di genere perché come hanno spiegato gli studenti: “Fare rumore, come chiesto dalla famiglia, vuol dire anche parlarne e non stare zitti”. Così al Giorgione e in molte altre scuole italiane alle 11 di martedì i ragazzi hanno battuto le mani, gridato il nome di Giulia, o battuto i pugni sul banco e così via. Un atto simbolico per dire “ci siamo e siamo contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne” ma soprattutto che Giulia deve essere l’ultima vittima di questo drammatico fenomeno che sta insanguinando da troppo tempo in nostro paese.



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