ROVIGO - In seguito a un'importante operazione condotta dalla Tenenza di Lendinara e dal Gruppo di Rovigo, è stato scoperto e sequestrato un distributore stradale nell'alto Polesine, appartenente a un'importante catena commerciale, che metteva in vendita gasolio per autotrazione non conforme alla normativa vigente.

L'indagine, caratterizzata da un alto grado di tecnicismo, ha richiesto diverso tempo e un'attenta analisi tecnica. I finanzieri, dopo prelievi e accertamenti sul campo, hanno inviato campioni del gasolio al Laboratorio Chimico delle Dogane di Venezia. I risultati hanno rivelato che il prodotto presentava un punto di infiammabilità inferiore al limite stabilito dalla normativa UNI EN ISO 590.22, ponendo il carburante al di sotto della temperatura consentita per la combustione in presenza di ossigeno e innesco (flash point).

Informata l'Autorità Giudiziaria, secondo le prime ricostruzioni investigative, per l'ipotesi di reato di frode in commercio (art. 515 cp), il titolare dell'impianto è stato denunciato. Su richiesta della Procura della Repubblica di Rovigo, il Gip ha emesso il sequestro della partita di gasolio, quantificata in oltre 18.000 litri.

Il punto di infiammabilità più basso del carburante indica una possibile "allungatura" con sostanze infiammabili, con potenziali rischi di danni ai motori dei veicoli e di aumentate emissioni inquinanti. Questa operazione della Guardia di Finanza mira a contrastare l'economia illegale, proteggendo gli interessi diretti dei cittadini e dell'ambiente, oltre a preservare la libera concorrenza e il mercato dagli abusi che mettono a repentaglio imprenditori rispettosi delle regole.

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