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02 agosto 2024

Treviso

Bollette pazze del gas per una 69enne di Quinto: scatta il rimborso di 7.500 euro

Sospiro di sollievo per la pensionata che si è vista annullare due bollette, una da 4. 500 e un’altra di circa 3. 800 euro

| Isabella Loschi |

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bolletta

QUINTO DI TREVISO - Trevigiani “bastonati” da bollette del gas stratosferiche: arriva una buona notizia. L’impegnativa battaglia di Adico a favore degli utenti di Enel Energia, fra cui molti trevigiani, continua a produrre alcuni risultati strepitosi che ridanno il sorriso a una parte di clienti seguiti dall’associazione.

A tirare un sospiro di sollievo, in questo caso, è una 69enne pensionata di Quinto di Treviso che si è vista annullare due bollette – una da 4 mila e 500 e un’altra di circa 3 mila e 800 euro – dopo l’intervento dell’ufficio legale di Adico che, come per tutti gli altri utenti vittime di tariffe quadruplicate fra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, ha contestato la mancata comunicazione rispetto ai nuovi prezzi applicati da Enel Energia oltre che l’incongruità delle nuove stratosferiche tariffe. 

La donna ha dunque ricevuto una bolletta a credito (quindi a proprio favore) che segna un meno 7.542,16 euro anche se nel suo caso quell’importo riguarda un periodo di ricalcolo più lungo rispetto agli altri iscritti che va da novembre 2022 a marzo 2024.  La pensionata, che aveva già iniziato a pagare le rate, riceverà i soldi già sborsati e godrà appunto della bolletta a credito. Enel Energia riconosce alla 69enne che “a causa di un mero errore materiale” la comunicazione dei nuovi prezzi è avvenuta oltre i tempi previsti per legge. 

“Molti utenti in ogni parte di Italia hanno ricevuto a gennaio bollette del gas quattro o cinque volte superiori a quelle precedenti - spiega l’Adico - Parliamo di persone che godevano di una offerta poi scaduta e che si sono ritrovati con tariffe aumentate in modo spropositato (per lo più da 0,50 euro a metro cubo a 2,43 euro). Le “vittime”, fra cui molte della Marca, che si sono ricolte all’Adico, affermano di non aver mai ricevuto alcuna notizia circa tale modifica ma non essendoci l’obbligo di inviarla con raccomandata con ricevuta di ritorno o con pec (circostanza alquanto clamorosa ma ammessa da Arera) non è facile definire se la lettera sia stata o meno inviata.

“Noi – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – per tutti i 200 soci che seguiamo contestiamo ad Enel la mancata comunicazione perchè così ci riferiscono i diretti interessati. L’azienda per ogni singolo iscritto, ci comunica invece i tempi dell’invio del messaggio. Noi non possiamo fare altro che credere a quanto ci viene comunicato perchè, non essendoci l’obbligo di comunicare il rinnovo via pec o con raccomandata con ricevuta di ritorno, non possiamo opporci a quanto ci dicono. Nei casi conclusisi positivamente, Enel ammette un ritardo nella comunicazione. Attendiamo con trepidazione la sentenza del Tar e il pronunciamento dell’Antritrust che potrebbero sbloccare la situazione d’impasse”.


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