Sparano pallini di piombi contro il "gattino del popolo"
Ignoti hanno ucciso con un fucile Coco, il gatto che era solito andare di casa in casa a chiedere cibo e coccole
| Angelo Giordano |
VERONA – LNDC Animal Protection ha sporto denuncia per la morte del gattino Coco, avvenuta domenica scorsa verso le ore 20 a Zevio, comune in provincia di Verona. Qualcuno senza motivo ha sparato una raffica di pallini di piombo che hanno tolto la vita all’inoffensivo micio, conosciuto in paese come il “gatto del popolo” perché solito ad andare di casa in casa a chiedere cibo e coccole.
Il gattino, ucciso in via Smania nelle vicinanze del supermercato, è stato soccorso da alcuni passanti che lo hanno immediatamente portato in clinica veterinaria, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare, alcuni organi vitali erano stati lesi dai proiettili: ora è caccia all’uomo e sono in corso le indagini. Secondo quanto ricostruito è molto probabile che chi si è macchiato del reato di uccisione di animali sia una persona che abita nella zona e che, per motivi incomprensibili e ingiustificabili, è stato infastidito dalla presenza del gatto in prossimità della propria abitazione.
“La nostra sezione LNDC Animal Protection di Legnano e Basso Veronese, sta seguendo questo caso da vicino per reperire quante più informazioni possibili ”, ha affermato la presidente nazionale LNDC Piera Rosati: “Chiediamo ai cittadini che si trovavano in quella zona domenica scorsa intorno alle 20 di collaborare per fornire informazioni utili a identificare il prima possibile questo pericoloso criminale, che potrebbe attentare in modi altrettanto violenti e folli alla vita di altri esseri viventi, mettendo a disposizione per segnalazioni anche anonime la nostra email avvocato@lndcanimalprotection.org.
Sarà anche da capire se l’arma di chi ha tolto la vita in modo brutale a un animale innocuo e indifeso la possedeva legalmente o meno. Tutto ciò mi preoccupa molto, sono davvero troppi i casi in cui ci troviamo a sporgere denuncia contro persone che imbracciano un’arma per farsi giustizia a modo loro, senza minimamente preoccuparsi del fatto che stanno togliendo la vita a un essere vivente. Non si rendono conto nemmeno del dolore che causano alle tante persone che, come in questo caso, volevano bene al dolce Coco. Si tratta di un reato gravissimo e combatteremo in Tribunale perché sia fatta giustizia. Mi fa piacere però sapere che la comunità di Zevio abbia unitamente condannato questo terribile gesto. È importante che le Istituzioni riconoscano il fatto che si tratta di azioni criminali e che persone come queste sono estremamente pericolose per la comunità”, ha concluso Rosati.
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