DOMANI SCIOPERANO I LAVORATORI DEL TERZIARIO E DELLA DISTRIBUZIONE
I sindacato hanno organizzato un presidio davanti al centro commerciale "Tiziano", a San Biagio
| Laura Tuveri |
San Biagio di Calallta - Domani i lavoratori del terziario e della distribuzione incroceranno le braccia. Si tratta di circa 30 mila addetti che protestano contro il mancato rinnovo del contratto nazionale. Domani, dalle 9 alle 12, le organizzazioni sindacali della provincia, organizzano un presidio davanti al Centro commerciale Tiziano, a Olmi di San Biagio di Callalta. In sostanza i miglioramenti che le tre principali sigle sindacali - Filcams, Fisascat, Uiltucs -hanno chiesto per ridurre la precarietà ed estendere i diritti, se li devono pagare i lavoratori, peggiorando norme contrattuali esistenti. Sul salario è stato ipotizzato incremento salariale di 55 euro nel biennio a regime contro i 78 chiesti.
Secondo i sindacati le dichiarazione di Confcommercio che sostiene che il salario non era un problema e che voleva chiudere il contratto nazionale in tempi brevi, sarebbero sono affermazioni prive di fondamento visto quanto hanno espresso al tavolo di trattativa. L’associazione dei commercianti ha, inoltre, ribadito che i costi del contratto debbono essere recuperati attraverso incrementi di produttività, flessibilità e derogabilità in peggio di alcune norme contenute nel contratto nazionale e nella contrattazione aziendale.