RAPINA CON L'IPNOSI
Vittima un'impiegata dell'uffico cambi all'aeroporto di Treviso
| Laura Tuveri |
Treviso - La Polizia di frontiera di stanza al Canova ha scoperto e fatto arrestare due ipnotizzatori-rapinatori.
Ciro De Rosa e Antonio Di Rosa, questi i nomi dei due malviventi, lo scorso 22 febbraio hanno rapinato una cassiera dell’ufficio cambio dello scalo aeroportuale di Treviso. La donna sarebbe stata sottoposta ad una sorta di ipnosi che l’avrebbe indotta a consegnare 490 euro ai due malviventi. L'ipnotizzatore è Ciro De Rosa, napoletano classe 1959, che aveva agito assieme ad un complice, il conterraneo Antonio Di Rosa, 61 enne. I due ora sono agli arresti nel carcere napoletano di Poggioreale.
Questi i fatti. Ciro De Rosa si era rivolto all’impiegata chiedendo di poter effettuare una ricarica del cellulare da 10 euro. L’operazione era stata pagata con una banconota da 500. Dopo aver ricevuto il resto, l’uomo si è rivolto all’impiegata fissandola con sguardo penetrante. Parlando a voce bassa e molto lentamente l’ha invitata a riporre sul banco la banconota da 500 euro appena incassata. Nel frattempo il napoletano ha estratto dal portafoglio 5 banconote da 100 euro che si sono così aggiunte alle 500. A questo punto De Rosa ha chiesto alla sua vittima di poter cambiare i 1000 euro in banconote da 50. L’impiegata ha, quindi, eseguito il cambio richiesto, non riuscendo a realizzare quando le stava accadendo e, cioè, che l’uomo era appena riuscito a sottrarle con 490 euro.
Per non dare alla donna il tempo di realizzare di essere stata vittima di una rapina, subito allo sportello si è presentato il complice di De Rosa chiedendo anch’egli di poter effettuare una ricarica telefonica, pagandola, questa volta, con un gran numero di monetine, giusto per confondere le acque.
I due napoletani credevano di aver portato a segno il colpo ma non sapevano che le telecamere a circuito chiuso del canova li stavano riprendendo. La registrazione video ha consentito di ricostruire la vicenda e di riconoscere i malviventi per il quale il Gip Castagna di Treviso ha chiesto l’arresto.
La cassiera dell'ufficio cambi riferisce di aver avuto il sentore che qualcosa di strano stesse accadendo, senza tuttavia, riuscire a sottrarsi dall’eseguire gli ordini del malvivente.
(Foto OggiTreviso)