NEW YORK - Più grande è meglio, almeno quando parliamo di preferenze femminili. A dirlo è uno studio sulle dimensioni del pene condotto dal Prof. Brian Mautz, biologo dell’Università di Ottawa. E le scelte delle nostre antenate pare abbiano condizionato persino l’evoluzione del maschio umano.

“Diversi studi di psicologia in passato hanno indagato sulle preferenze in fatto di dimensioni del pene ma hanno prodotto pareri contrastanti, concludendo in alcuni casi che le donne non si preoccupano per le dimensioni, mentre in altri casi hanno affermato che preferiscono peni più grandi” ha affermato il prof. Mautz “ma le loro risposte possono esser state condizionate dal timore di esser giudicate non politicamente corrette”.

“Abbiamo, quindi, deciso di sottoporre a 105 donne di età media 26 anni 53 immagini a grandezza naturale di varie sagome maschili generate al computer” continua Mautz “chiedendo alle donne di valutare su una scala da 1 a 7 l’avvenenza della figura. Le donne, quindi, potevano valutare anche diversi fattori, come il rapporto spalle-fianchi e l’altezza del soggetto”.

Il risultato? Anche se la forma del corpo è stato il fattore più importante perchè le donne ritenessero una forma maschile come attraente o meno, le dimensioni del pene hanno significativamente influenzato il livello di attrazione. Per cui, a peni più grandi corrispondeva un maggior livello di attrazione. Fino a un certo punto, però. Ad esempio, il tasso al quale le donne hanno valutato gli uomini come attraenti è sceso quando il pene (a riposo) era più lungo di 2,99 pollici (7,6 centimetri).

Altro fattore fondamentale è l’altezza: "ragazzi alti con peni davvero grandi han finito per essere più attraenti rispetto ad altre figure", ha detto Mautz, secondo il quale “non è del tutto chiaro perché le donne preferiscono i peni più grandi, ma gli studi hanno dimostrato che le donne preferiscono formati più grandi, perché possono aumentare la soddisfazione sessuale”.

Dal momento che i primi esseri umani non indossavano vestiti, i peni maschili erano in “bella vista” e le donne ne potevano fare un criterio di scelta del partner. Quindi, se le donne hanno scelto i loro compagni in base alla dimensione del loro genitali, è possibile che queste decisioni abbiano influenzato l'evoluzione verso peni più grandi, secondo lo studio, che è stato pubblicato sulla rivista Proceedings of National Academy of Sciences.

Ma, criticando lo studio, lo psicologo evolutivo Gordon Gallup Jr. della State University di New York ad Albany ha subito obiettato che studi precedenti hanno dimostrato come “il pene umano flaccido è un indicatore imperfetto delle dimensioni del pene eretto".

Che le nostre antenate avessero scoperto un modo efficace per “testare” rapidamente anche le dimensioni “effettive” del pretendente?