ATALMI, MARTON NON ENTRI IN GIUNTA
L'esponente della Sinistra Arcobaleno chiede anche al sindaco di dare la presidenza del consiglio alla minoranza
| Laura Tuveri |
Treviso - Il consigliere comunale della Sinistra Arcobaleno, Nicola Atalmi, definisce il primo consiglio comunale post voto “un pessimo debutto per la nuova amministrazione Gobbo”. Infatti, dice Atalmi, “troppi consiglieri comunali sono dovuti ricorrere a un intervento, peraltro dubbio, del Consiglio per sanare la propria incompatibilità.”In particolare – sottolinea l’esponente della sinistra - rimane aperta la incompatibilità del consigliere Fanton con la presidenza di Progetto Casa le cui finalità non sono state evidentemente chiarite, oltre ad aver rappresentato più di qualche imbarazzo per la casta padana in campagna elettorale.
Ma il caso più eclatante prosegue Atalmi è rappresentato dalla incandidabilità e ineleggibilità del consigliere Marton.“Non sono tra coloro i quali credono che ciò invaliderebbe il risultato elettorale. Ci vuole rispetto per quel voto dei trevigiani che va al di là anche di tutte le false dichiarazioni dello sprovveduto ex assessore Marton. Ma si tratta di una serie di irregolarità, acclarate e presunte, che rischiano di avvelenare l’inizio di questa nuova amministrazione che peraltro per la prima volta è retta da una coalizione e non da un ferreo monocolore. Per questi motivi mi permetto di consigliare al sindaco Gobbo di intervenire per dare un segnale inequivocabile di correttezza e trasparenza”. Atalmi suggerisce al sindaco di fare “due semplici aggiustamenti della sua squadra”.
In primo luogo sarebbe opportuno che Marton, oltre ovviamente a decadere da consigliere comunale non facesse parte della nuova Giunta.
Inoltre per garantire tutto il Consiglio comunale, e i cittadini tutti, anche quel 49,5% che non ha votato per Gobbo, sarebbe opportuno che la presidenza del Consiglio venisse tolta dalla trattativa negli equilibri della maggioranza e offerta ad una personalità dell’opposizione al fine di segnare la disponibilità ad un nuovo inizio all’insegna del dialogo, della trasparenza e della correttezza istituzionale”.