RESTAURATA UNA PALA DEL VERONESE
L'intervento, a cura del Rotary di Treviso, sarà presentato venerdì alle 20.45 presso la chiesa di Santa Maria Maddalena
| Laura Tuveri |
Treviso - Rotary Club Treviso, col contributo di Unicredit Banca, ha riportato all’antico splendore una bella opera veronesiana: la cinquecentesca Pala del Crocifisso, da sempre ospitata nell’antica chiesa trevigiana di Santa Maria Maddalena, in origine chiesa conventuale dei Gerolimini e ora parrocchiale. Il restauro è stato programmato dal quale service cittadino per l’annata 2007-2008 (presidente ing. Gian Franco Vivian), nel quadro della sua tradizionale attenzione per il patrimonio storico-artistico trevigiano. L’intervento di pulitura e restauro del dipinto, prima assai offuscato, ha clamorosamente riportato in luce le sue notevolissime qualità pittoriche e d’ispirazione, sollecitando fin da subito una verifica della corrente attribuzione a Carletto Caliari, figlio del celeberrimo Paolo Caliari detto Il Veronese.
Il lavoro verrà presentato alla cittadinanza venerdì 6 giugno, alle ore 20.45 presso il luogo che lo custodisce. All’incontro interverranno il parroco don Gianni De Simon, Gian Franco Vivian, presidente del Rotary Club Treviso, Gabriella Delfini Filippi, della Soprintendenza Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico delVeneto, Andrea Bellieni, del Museo Correr – Venezia, Antonio Bigolin, restauratore dell’opera, Eugenio Manzato, storico dell’arte Al termine della presentazione il maestro Andrea Marcon eseguirà all’organo Beniamino Zanin (1888) alcuni brani musicali di J.S. Bach.
Durante la presentazione di venerdì sarà offerto un nuovo e più nitido giudizio critico offerto dagli storici dell’arte sull’opera riportata a ideale valutabilità potrà così riconsiderare il dipinto quale ottimo frutto dell’organizzazione operativa della più rinomata bottega artistica veneziana degli anni 60’-80’ del Cinquecento. Bottega saldamente dominata dalla personalità del grande Paolo Veronese ove, accanto e assieme al maestro, operavano ottime mani esecutrici e collaboranti (in primis del fratello Benedetto e quindi dei figli Carletto e Gabriele): una prolifica impresa familiare assai attiva, oltre che per Venezia, proprio per Treviso e il suo territorio.
Con questo importante recupero (si ricorda ad opera del Rotary Treviso anche il clamoroso rimontaggio del Portale marmoreo duecentesco della Cattedrale nel 2005) il patrimonio storico-artistico trevigiano ritrova inaspettatamente una vera gemma dimenticata, arricchendosi ulteriormente. Il Rotary Club Treviso, auspica che l’odierna restituzione dell’importante dipinto veronesiano possa rappresentare l’atto di avvio di una più generale azione di restauro e valorizzazione dell’eccezionale e tuttavia poco noto insieme artistico ospitato dalla chiesa parrocchiale trevigiana di Santa Maria Maddalena.