Accattoni molesti: foglio di via a Treviso, Padova e Venezia
Anche Vicenza e comuni della Marca sopra i 15mila abitanti aderiscono al progetto coordinato per bloccare il racket
| Isabella Loschi |
TREVISO – Un progetto coordinato tra i vari comuni per contrastare il fenomeno dell’accattonaggio e bloccare il racket. E’ questo l’accordo raggiunto questa mattina a Treviso, tra gli assessori alla sicurezza e al sociale di Treviso, Padova e Venezia a cui va aggiunta anche la città di Vicenza che, sebbene assente, ha fatto sapere di voler aderire all’iniziativa.
A condividere il protocollo anti-accattoni molesti anche i comuni della provincia, sopra i 15mila abitanti, che questa mattina sono intervenuti all’incontro ribadendo la necessità di fare rete. Ad aderire le amministrazioni di Castelfranco, Conegliano, Istrana, Mogliano Veneto, Montebelluna, Vedelago e Villorba presenti all’incontro.
Il protocollo che prenderà il via ufficialmente martedì prossimo punta a identificare e schedare i mendicanti. Gli individui recidivi sorpresi a chiedere l’elemosina, dalla Polizia locale, dopo aver verificato le generalità e constatato che non si tratti di persone in effettivo stato di povertà, verranno accompagnati in Questura. Qui potranno essere emessi i fogli di via nei loro confronti che li obbligherà ad allontanarsi dal territorio trevigiano per tre anni. “Siamo consapevoli che interventi emergenziali e a spot non sono sufficienti per sradicare il problema – dichiara il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Roberto Grigoletto – Anche se è già un dato importante la rete che i comuni contermini hanno intenzione di costruire”.
Verrà inoltre istituito un osservatorio permanente, a cui ha aderito di buon grado anche Vicenza. Quest’ultimo in particolare darà alle tre amministrazioni la possibilità di creare delle banche dati comuni come strumento di lavoro importante. “Anche e soprattutto per individuare le reali situazioni di povertà - chiarisce l’assessore alle politiche sociali di Treviso Liana Manfio - così che insieme si possa intervenire soprattutto a favore delle persone, costrette magari all’elemosina per reale bisogno”. Tra le prime misure del progetto si aggiunge la richiesta di un intervento legislativo del parlamento e una specifica legge per punire chi crea e gestisce il racket : “È un problema che non possiamo risolvere da soli - chiude Grigoletto -, è un problema nazionale, per cui chiederemo a breve udienza alle commissioni parlamentari competenti di Senato e Camera per sollecitare un tempestivo intervento a livello legislativo".
I numeri del fenomeno parlano di circa 80 i soggetti che praticano l'accattonaggio a Venezia, una trentina a Treviso. A Padova, spiega Giovan Battista di Masi assessore alle politiche abitative di Padova, nell'ultimo anno sono state oltre 600 le sanzioni elevate, circa due al giorno, nonostante l'inefficacia del provvedimento sia ampiamente riconosciuta, poiché le multe non vengono pagate nel 95% dei casi. L'incasso medio giornaliero è valutato mediamente fra i 25 ed i 30 euro a persona. Un dato confortate invece viene dall’assenza di minori.