TREVIGIANO IN CELLA IN CROAZIA: LA REGIONE CONTATTA L’AMBASCIATA D’ITALIA A ZAGABRIA
L'assessore Donazzan si è interessata al caso di Claudio Possamai, da mercoledì scorso in carcere a Zagabria
Tarzo. Ad alleviare la preoccuazione e l'angoscia di cui sono preda i familiari di Claudio Possamai, chiuso da oltre una settimana in una cella a Zagabria, arrivano le rassicurazioni della Regione.
In favore del cacciatore di Tarzo, infatti, si sono attivati i canali diplomatici della Giunta regionale veneta: “Ci siamo interessati presso l’ambasciata d’Italia a Zagabria per capire per quale ragione il nostro concittadino sia ancora trattenuto” fa sapere Elena Donazzan, assessore regionale alla caccia.
Secondo la Donazzan la misura cautelare attuata dalle autorità di sicurezza croate “appare del tutto spropositata, anche se purtroppo atteggiamenti molto rigidi da parte delle autorità della ex Yugoslavia non appaiono casi isolati, in particolare nei confronti di cittadini italiani.”
“La Croazia - prosegue Donazzan - gode di una eccessiva libertà per quanto riguarda la gestione dell’attività venatoria, a tratti sconfinando nel depauperamento del patrimonio faunistico, attirando appassionati dall’intera Europa. Tanti sono i cacciatori veneti spinti a uscire dai confini nazionali da una legge, quella italiana, al contrario eccessivamente restrittiva.”
L’assessore conclude: “la Croazia, che aspira a entrare a pieno titolo in Europa, dovrà fare passi da gigante per potersi allineare al rispetto delle regole europee, certamente sotto l’aspetto della gestione dell’attività venatoria e della tutela del patrimonio faunistico, ma anche per quanto concerne il trattamento dei cittadini europei.”