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28 marzo 2024

Castelfranco

RAPINATORE “GENTILUOMO” IN MANETTE

Si tratta di un 44enne disoccupato di Vedelago. Alla sagra di Castelminio aveva lasciato 100 euro ad una coppia perché andasse comunque alla sagra

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Castelfranco – Le supposizioni su chi fosse il rapinatore, maldestro e “gentiluomo”, che aveva colpito alla sagra paesana di Castelminio di Resana, in questi giorni sono state tante tra la gente. Un adolescente? Un tossicodipendente? Invece no, si tratta di un 44enne di Casacorba di Vedelago disoccupato e, a quanto si capisce, ridotto alla canna del gas. Roberto Candiotto, incensurato, residente in via Santa Brigida, dove vive solo, è stato arrestato dai carabinieri di Castelfranco per rapina e ricettazione.

Si è arrivati a lui con un indagine nata quasi per caso: un carabiniere lunedì aveva visto a Salvarosa uno scooter simile a quello descritto dalle persone rapinate a Castelminio e l’aveva seguito arrivando fino all’abitazione del Candiotto. Ci sono stati un paio di giorni di pedinamenti, dopodiché i carabinieri sono entrati in azione. In casa dell’uomo sono stati ritrovati la pistola utilizzata per la scorribanda di domenica scorsa, tre caschi ed i duecento euro che era riuscito ad arraffare.

Lo scooter guidato dal Candiotto è risultato rubato. Il rapinatore ha confessato ammettendo le sue colpe. L’episodio di cronaca di cui si era reso protagonista domenica aveva incuriosito parecchio la gente, in particolare per il fatto che aveva acconsentito alla richiesta della prima coppia di vittime che si stavano recando alla sagra di restituire parte del maltolto.

Infatti, L.B., 52 anni, un imprenditore del posto, aveva in tasca 300 euro. Roberto Candiotto, paratosi davanti a lui con lo scooter impugnando una pistola, aveva chiesto il portafogli, ma l’uomo preso di mira aveva domandato che gli fossero lasciati almeno 100 euro per andare alla sagra ed il rapinatore – proprio per questo guadagnatosi il nobile appellativo di gentiluomo - glieli aveva restituiti. Clemente, quindi, anche se li ha lasciati proferendo: “Non ditelo ai carabinieri!”.

Erano circa le 20 di domenica. Con la stessa tecnica aveva tentato di colpire ancora circa mezz’ora dopo, ma gli era andata male. Si era avvicinato ad una coppia di anziani, N.M., 81 anni, e A.M.F., 75 anni, puntando la pistola. Lei si era messa a gridare, lui per l’agitazione aveva difficoltà a trovare il portafogli. La cosa diventava troppo rischiosa e Candiotto aveva quindi preferito scappare.

Aveva aspettato che la situazione ritornasse alla normalità ed era entrato ancora in azione. Un’altra coppia, le minacce le stesse, ma in questo caso il rapinatore era stato affrontato con coraggio: “Spara se sei capace…”. Roberto Candiotto, sbigottito e forse a sua volta impaurito, si era dileguato.

 


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