Maltempo: crolla tetto della scuola
Studenti: "Non possiamo rischiare la vita per mancanza di manutenzione"
PADOVA - Il fortunale con vento e grandine che ieri si è abbattuto anche su Padova ha causato danni all'istituto d'arte 'Selvatico', edificio storico opera dello Jappelli, dove è crollato un pezzo di controsoffitto in cartogesso, ampio circa un metro quadro. Nessuna conseguenza per gli studenti, dato che quando è avvenuto il fatto le lezioni erano terminate. Il crollo è avvenuto all'interno della 'rotonda', l'ambiente con un scenografico colonnato all'interno del quale ancora oggi, tra sculture e calchi in gesso, si svolgono le lezioni di disegno dal vero.
Il fatto è stato segnalato con un comunicato dalla Rete degli Studenti Medi, che ha letto l'episodio come un segnale della sofferenza strutturale degli edifici scolastici. Stamane le lezioni nella sede centrale dell'istituto, divenuto da alcuni liceo artistico, sono rimaste sospese e riprenderanno regolarmente domani. Già ieri sera - ha spiegato il dirigente del 'Selvatico', Valter Rosato - la situazione era stata segnalata alla Provincia e stamane i tecnici dell'ente, con una ditta specializzata, erano al lavoro per riparare il danno, del tutto circoscritto. La scuola è rimasta chiusa anche per consentire un completo sopralluogo nelle altre aule dell'istituto, che ha quasi 200 anni di storia.
Ma gli studenti non sono tranquilli. "A Padova c'è un'emergenza non più ignorabile - afferma Beatrice di Padua, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi di Padova - e non possiamo più tollerare la poca sicurezza degli edifici scolastici in cui gli studenti sono costretti ad stare ogni giorno". Rimarca l'indignazione Tommy Ruzzante, coordinatore della Rete degli Studenti Medi del Veneto dichiarando che "sia Provincia Regione nascondono ancora la mancata volontà di sistemare le scuole dietro la scusa del patto di stabilità e i famosi fondi stanziati dal Governo Renzi non sono affatto sufficienti e la concretezza delle innumerevoli parole del Presidente del Consiglio, noi non l'abbiamo ancora vista. Non possiamo più aspettare, non ce lo possiamo permettere".
"Non si può rischiare la vita andando a scuola - afferma Antonio Alaia della Rete di Padova e aggiunge - ancora molti Istituti, non solo il Selvatico, sono ancora insicuri: Bronzetti, Nievo, Gramsci e la succursale del Curiel, sono solo alcuni esempi". L'anno scorsoi ragazzi della Rete lanciavano flash mob in tutte le città proprio sull'edilizia, dal titolo "Io non ci sto!", rimarcando la volontà di studiare in luoghi sicuri, a norma e accoglienti. La situazione non è cambiata, il Governo Renzi non sembra voler "cambiare verso" nei fatti e, proprio per questo, gli studenti sono pronti a mobilitarsi di nuovo.