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28 marzo 2024

Castelfranco

Oltre un milione di euro per i Musei di Asolo e Possagno

I fondi, 784mila euro per Possagno e 235mila per Asolo, arrivano dal Ministero della Cultura

| Maria Elena Tonin |

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Sala Duse Museo di Asolo

ASOLO / POSSAGNO - Oltre un milione di euro per i Musei di Asolo e Possagno. I fondi, 784mila euro per Possagno e 235mila per Asolo, arrivano dal Ministero della Cultura con il supporto tecnico di Cassa Depositi e prestiti. Un cofinanziamento pubblico-privato volto alla conservazione del partimonio culturale, attraverso il restauro e la digitalizzazione delle opere, materiali e immateriali. Lo rende noto una nota dei deputati Colmellere e Giuseppe Paolin.

Per Asolo, grazie al contributo ministeriale, verrà completamente riallestita e riqualificata la sezione dedicata ad Eleonora Duse, all'interno del Museo Civico, anche in vista del Centenario della sua morte, che sarà ricordato nel 2024. Un contributo che arriva a fagiolo e che va ad aggiungersi ad un altro contributo sempre del Ministero della Cultura, di 80mila euro. Se con il primo contributo sono stati restaurati alcuni mobili e vestiti della "Divina", tra cui il famoso "abito blu della donna del Mare", che una quindicina di anni fa, fu esposto al quirinale, diversi sono i lavori che verranno invece portati a termne con questo nuovo contributo, dagli infissi all'illuminotecnica, dalla ripavimentazione all'Impianto di riscaldamento: sei mesi è la tempistica stimata per il restyling dell'area museale. In questo periodo, l'ala sarà chiusa.

Digitalizzaione e miglioramento sismico, invece, per la Gypsotheca. Anche per Antonio Canova, la celebrazione dell'anniversario dei duecento anni dalla morte, è ormai alle porte: in vista della ricorrenza dei duecento anni dalla sua morte, verrà restaurata e digitalizzata l'ala ottocentesca fatta edificare dal fratello Giovanni Battista: una volta ultimati i lavori, vi saranno ospitate le opere caniviane oggi a Roma. L'utilizzo dei rilevi laser scanner di alta precisione e con restituzione in 3d, continua il dialogo contemporaneo con le opere dello scultore, in un ottica di fedeltà storica che permetta una co-creazione di contenuti, anche da parte dei visitatori.

 


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Maria Elena Tonin

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