ROMA - Con novantacinque voti favorevoli, trecentoquarantadue contrari, otto astenuti. La Camera dei deputati ha bocciato ieri l’emendamento del Movimento Cinque Stelle (primo firmatario il trevigiano Riccardo Fraccaro) che chiedeva la "sospensione dell’indennità al membro della Camera del deputato arrestato, privato della libertà personale o mantenuto in detenzione".

Se fosse passato questo emendamento i contribuenti non avrebbero più pagato l'indennità a Giancarlo Galan.

Galan ha patteggiato e quindi ammesso la sua colpa. In questo momento è impossibilitato a partecipare ai lavori della Camera, tuttavia continua a riscuotere l’indennità da parlamentare.

Dopo aver gridato allo scandalo per il caso Mose i deputati italiani salvano lo stipendio del salvano lo stipendio di Galan.