Venezia, Commissario Mose: "Oggi test molto importante"
Spitz, attenzione in queste ore deve rimanere alta. Brugnaro: "Senza il Mose ci sarebbe stata una devastazione"
| Ansa |
VENEZIA - "E' andato tutto secondo le procedure, è stato un test molto importante per il Mose. Il lavoro fatto in questi anni ha contribuito in maniera determinate a rendere le operazioni di sollevamento sempre più efficienti". E' il commento del Commissario straordinario per il Mose, Elisabetta Spitz, all'innalzamento delle barriere per fronteggiare l'odierna ondata di marea. "L'attenzione - precisa Spitz - in queste ore resta alta. Il monitoraggio della situazione meteo marina continua. Oggi le barriere non saranno abbattute. La situazione suggerisce ancora prudenza". I venti di scirocco e di bora che stanno sferzando la laguna di Venezia da nord a sud, hanno spinto la marea portando il livello dell'acqua fino a oltre i due metri all'altezza delle paratoie del Mose. Il dato medio rilevato ufficialmente dall'Ufficio maree del Comune si è attestato comunque sui 173 centimetri. L'altezza d'onda in mare - riferisce il Commissario straordinario per il Mose - è stata attorno ai 3 metri, mentre il vento di bora in laguna ha toccato quasi i 53 chilometri orari. E' la prima volta da quando è entrato in funzione che il sistema di dighe mobili affronta una condizione meteo-marina così complessa.
"Senza il Mose sarebbe stata un'altra devastazione" Lo ha detto oggi in un incontro il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, a proposito della marea di oggi. "Mi è venuta in mente - ha proseguito Brugnaro - la fotografia dello striscione davanti alla Basilica di San Marco durante una protesta dei No Mose. Si vede uno striscione con scritto 'Mose serve solo a chi lo fa. Grandi opere grandi bidoni'. Ecco, queste immagini hanno fatto il giro del mondo, denigrare è facilissimo, usiamo la città di Venezia e queste fantastiche scenografie fantastiche per distruggere il lavoro e la scienza. I dubbi sono per le persone intelligenti - ha concluso - ma dopo bisogna avere il coraggio di fare delle scelte". "La congiuntura è simile a quella del 2019: Scirocco, venti forti, e quindi tutto quello che ne consegue. Siamo arrivati a fine novembre con temperature miti, e siamo preoccupati di questi 175 centimetri di acqua alta per cui, se non ci fosse il Mose, avremmo già un disastro su Venezia". Lo ha detto a Padova il presidente del Veneto, Luca Zaia. "Dall'altro lato - prosegue Zaia - ci sono il vento e lo scirocco, quindi i fiumi non scaricano in mare, e il vento spinge verso terra; abbiamo così l'altro fenomeno che è l'erosione delle nostre spiagge. Ho l'impressione che da questi tre giorni le spiagge usciranno sufficientemente massacrate, purtroppo, e dovremmo attivare mantenimento e pulizia. Speriamo che si attenui tutto questo".