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26 dicembre 2024

Treviso

IL PD ADOTTA IL MODELLO-PISAPIA PER SFRATTARE GOBBO E GENTILINI

Partito il "cantiere di idee" per le comunali del 2013. Grigoletto: "Non bastano le solite alleanze"

| Mauro Favaro |

| Mauro Favaro |

IL PD ADOTTA IL MODELLO-PISAPIA PER SFRATTARE GOBBO E GENTILINI

TREVISO – Il Pd cittadino prende la rincorsa verso le comunali del 2013 e spera che la "rivoluzione arancione", dopo aver portato al centrosinistra i municipi di Milano e Napoli mettendo all’angolo il verde della Lega e l’azzurro del Pdl, non si fermi alle porte di Treviso. «Dobbiamo partire dal modello Milano – spiega Roberto Grigoletto, capogruppo a palazzo dei Trecento – dal modello di Pisapia».

Cosa vuol dire, oltre all’arcobaleno di colori? «Costruire un programma attraverso la partecipazione dei cittadini», specifica. E ieri su questo fronte è stato mosso il primo passo. Ben più di un centinaio di persone, infatti, hanno affollato l’assemblea a Ca’ del Galletto dove il Pd ha simbolicamente avviato il «cantiere di idee» per puntare, senza troppe scaramanzie, alla conquista di Ca’ Sugana.

«I leghisti sono delusi e il Pdl è in pezzi – rimarca il segretario comunale, Giovanni Manildo – dopo anni di sordina rinasce la voglia dei cittadini di partecipare». Tanto che il popolo del Pd ha chiesto ai vertici cittadini di stilare un crono programma e di indicare già da subito i nomi di possibili candidati. Prima, però, ci saranno le primarie di partito. Poi, forse, pure quelle di coalizione. L’argomento, comunque, è ancora tabù. Mentre non lo è per nulla quello riguardante le alleanze. Anche se le geometrie sono ancora variabili.

«Non bastano le solite alleanze: bisogna andare contro ai soliti schemi e oltre i soliti perimetri – annuncia il capogruppo – se si guarda alle persone le alleanze diventano secondarie». Ma l’idea di aprire le porte anche a qualche transfuga del Pdl, Zanini in testa, ha già mandato su tutte le furie i vertici di Sel e Idv, che ieri non sono mancati all’appuntamento di Ca’ del Galletto. «Devono stare calmi perché il fuoco amico fa male: non dobbiamo fare accordi con capi, capetti e segreterie, ma rivolgerci al loro elettorato deluso – prova a chiarire Grigoletto – così come bisogna unire tutti i gruppi di minoranza e iniziare, anche con riunioni consiliari allargate, a fare delle prove tecniche di governo per mandare a casa la coppia Gobbo - Gentilini e far dimenticare il ventennio leghista». Piantare la bandiera del Pd a Ca’ Sugana, comunque, non sarà una passeggiata. «Siamo in tanti e abbiamo del tempo – chiosa il segretario provinciale, Enrico Quarello – ce la faremo».

 


| modificato il:

Mauro Favaro

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