TREVISO - Nuova sede per la sezione comunale del Partito Democratico di Treviso, trasferitosi in una delle strutture adiacenti al complesso del municipio. All’inaugurazione una sala gremita che ha visto la presenza di numerosi esponenti di primo piano della politica locale e provinciale e dei Giovani Democratici. A fare gli onori di casa, il segretario Andrea Michielan, consigliere provinciale, a cui va un ringraziamento per l’intervista concessa.

Michielan: “Abbiamo scelto una sede facilmente accessibile perché al piano terra. Questo vuol essere un segnale di apertura alla città. Sarà nostro impegno utilizzare questo spazio, come nel caso della sede precedente, per creare occasioni di dibattito sulla gestione del comune. Siamo vicini a Ca’ Sugana e questo è emblematico perché vogliamo dare il nostro contributo attivo al governo di Treviso”.

Dalle elezioni amministrative che hanno visto la vittoria della coalizione guidata da Giovanni Manildo ad oggi è passato più di un anno. Quali conclusioni possiamo trarre dall’operato dell’amministrazione in questo primo frangente di mandato?

“Ci siamo fatti un’idea. Abbiamo capito come affrontare alcune situazioni e ne abbiamo sbloccate altre, come quella relativa al polo ospedaliero.  C’è poi la questione pedonalizzazione, che non vuole essere un limite ma un’occasione di rilancio della città. Ci sono altre tematiche all’ordine del giorno, come il trasporto pubblico, a cui ci riserveremo di approcciarci”.

In questo tempo il cittadino è particolarmente attento sul fronte della trasparenza da parte di chi amministra. Ci illumini sui dettagli economici relativi all’acquisizione della nuova sede. Sono ancora nella vostra disponibilità gli immobili della Fondazione Treviso 2000, che raccoglie il patrimonio della Federazione provinciale DS?

“Il nuovo immobile, come il precedente, è in locazione ed interamente finanziato dalle erogazioni dei nostri iscritti, non ricevendo fondi a pioggia dal partito nazionale né da quello regionale. La fondazione dispone ancora di un immobile a Castagnole e di un altro in zona Fiera, in uso e che, ad ogni modo, per la collocazione non si prestava agevolmente a divenire sede della locale sezione del partito”.

Un tempo si diceva che il volume del tesseramento fosse la cartina al tornasole dello stato di salute di un partito. Oggi, complice la generale disaffezione ed una maggiore liquidità dell’elettorato non è più così, ma può dare l’idea delle forze su cui una squadra può contare. Può fornire un dato sul tesseramento del PD trevigiano?

“L’anno scorso abbiamo avuto una grande espansione, arrivando a circa 240 iscritti. Quest’anno stiamo tesserando ancora ed auspichiamo di riconfermare quei livelli.”