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27 novembre 2024

Montebelluna

PERDE LA GAMBA, FA CAUSA ALL’OSPEDALE

Un 34enne era stato operato in seguito ad un incidente in Vespa ed aveva fatto infezione

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PERDE LA GAMBA, FA CAUSA ALL’OSPEDALE

MONTEBELLUNA Ci ha rimesso la gamba un meccanico di 34 anni di Montebelluna. E ora pretende che l’ospedale gli paghi i danni: i medici non sarebbero intervenuti in maniera corretta in seguito al suo arrivo in ospedale.

E.B., secondo quanto riportato oggi da La Tribuna di Treviso, il 20 marzo dello scorso anno ha avuto un incidente in Vespa a Valdobbiadene. Dopo l’incidente è stato portato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Montebelluna.

La gamba era messa male e dopo i primi accertamenti radiologici sono state diagnosticate frattura al bacino, al femore e al perone destro. La sera, verso le 20,30, è stata effettuata un’ecografia ed è stato consigliato un consulto al chirurgo vascolare del Ca’ Foncello di Treviso.

Della cosa si è occupato un altro medico dell’ospedale di Castelfranco, il quale a sua volta ha chiamato anche un radiologo per altri accertamenti. Alla fine il 34enne è entrato in sala operatoria verso le 2 del mattino. L’1 aprile sulla gamba è intervenuto un altro specialista ortopedico. La gamba però col passare dei giorni ha continuato a peggiorare ed ha fatto infezione, tanto che sono stati effettuati diversi cicli di ossigenoterapia in camera iperbarica. Ma non sono stati sufficienti.

Il 12 maggio per questo è stato sottoposto ad un intervento di pulizia, ma non è stato ancora abbastanza. La gamba ha continuato a peggiorare, fino a che, il 7 giugno, non è rimasto altro da fare che amputarla dal ginocchio in giù. Una conclusione tremenda.

Ora un consulente ha valutato il caso e come causa principale dell’amputazione della gamba ci sarebbero quelle dieci ore trascorse tra l’arrivo al pronto soccorso all’ospedale di Montebelluna, alle 16, e le 2 di notte in cui era stato operato: si sarebbe aspettato troppo per un intervento che, a detta del consulente, andava eseguito prima.

Inoltre, sempre stando a quanto rilevato con la consulenza, non sarebbero state adottate le misure necessarie a prevenire l’infezione successivamente all’intervento chirurgico. Per questo il 34enne, assistito dall’avvocato Matteo Mion, ha deciso di richiedere i danni all’Usl.

 


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