Ponte Morandi, chiuse le indagini sul crollo
Nel registro degli indagati erano state iscritte 71 persone più due società, Spea e Aspi, oggi 68 dopo lo stralcio di 3 posizioni di indagati nel frattempo deceduti
GENOVA - A quasi tre anni dal crollo del Ponte Morandi di Genova e dopo due incidenti probatori, la Procura chiude le indagini sul disastro che il 14 agosto del 2018 nel capoluogo ligure provocò la morte di 43 persone. In queste ore la Guardia di Finanza sta notificando gli avvisi di chiusura indagini, in attesa poi delle richieste di rinvio a giudizio.
Nel registro degli indagati erano state iscritte 71 persone più due società, Spea e Aspi, oggi 68 dopo lo stralcio di 3 posizioni di indagati nel frattempo deceduti. I capi di imputazione fanno riferimento, a vario titolo, a disastro e crollo dolosi, omicidio stradale e lesioni, attentato alla sicurezza dei trasporti, omissione di cautele per prevenire il disastro e falso.
"Sì è chiusa la fase delle indagini e in tempi ragionevoli, senza interruzioni di sorta se non per l'incidente probatorio durato un po' di più per la complessità di quanto preso in esame nelle perizie", afferma all'AdnKronos il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi che aggiunge: "Ora si apre la fase in cui i difensori degli indagati potranno fare valere le loro osservazioni e chiedere di essere interrogati. Nei 20 giorni successivi verrà deciso se chiedere l'archiviazione o il rinvio a giudizio in tempi che ancora non conosciamo ma mi auguro siano entro l'estate".