PRESENTATO ALLA CITTA’ L’AFFRESCO CHE NARRA L’ARRIVO DI ENRICO III NEL 1574
Ora Conegliano punta a diventare la patria dell’affresco moderno
| Claudia Borsoi |
Conegliano – Tante le persone che hanno preso parte alla cerimonia di scoprimento dell’affresco monumentale promosso dall’associazione Prospettive e realizzato da Vico Calabrò e dalle sue maestranze sulla facciata di Casa Roma, alla Porta del Cavallino, uno degli ingressi al centro storico. Presenti, oltre a molti studenti degli istituti cittadini, il sindaco Alberto Maniero, il vice presidente della provincia di Treviso Floriano Zambon, l’assessore regionale Flavio Silvestrin e il presidente di Banca Prealpi Carlo Antiga, banca che ha sponsorizzato il progetto.
«Questo muro – ha affermato il maestro Vicò Calabrò che ha diretto la realizzazione dell’opera - è la dimostrazione di cosa può fare un gruppo di artisti entusiasti e generosi, spinti dal desiderio di mantenere attuale una tecnica artistica che l’Italia attualmente trascura, anche se l’ha resa grande e famosa in tutto il mondo. Questo muro dimostra dunque che anche oggi si può dipingere a fresco e si può insegnarlo».
L’affresco, che ricopre 130 dei 200 metri quadri della facciata, è stato realizzato in 23 giorni da 21 frescanti provenienti da varie regioni italiane, ma anche dall’estero. Raffigura un episodio della storia della città: l’arrivo di re Enrico III nel 1574. A salutare il re, le delegazioni dei maggiorenti della città (con i vessilli delle casate più importanti) davanti a Palazzo Sarcinelli e a una colorata fontana da cui zampilla vino.
Questo affresco rappresenta la prima tappa di un percorso che dovrà portare la città del Cima a diventare una vera e propria urbs picta della modernità, con tante pareti affrescate, ma anche sede del Centro internazionale dell’Affresco, dove artisti da tutta Europa possano venire a imparare i segreti dell’arte antica dell’affresco.
C.B.
Un momento della cerimonia di scoprimento dell'affresco monumentale