Protesta degli studenti del "Munari" di Vittorio Veneto
Questa mattina un gruppo di liceali “si è astenuto dalle prime ore di lezione, convocando un’assemblea davanti ai cancelli dell’istituto”, rende noto la Rete Studenti Medi Veneto
VITTORIO VENETO - Protesta degli studenti del liceo artistico “Munari” di Vittorio Veneto. Questa mattina un gruppo di liceali “si è astenuto dalle prime ore di lezione, convocando un’assemblea davanti ai cancelli dell’istituto”, rende noto la Rete Studenti Medi Veneto. ''All’inizio dell’anno, visto il numero elevato di classi, la Provincia aveva optato, tra varie ipotesi, per l’uso di due aule presso il liceo classico “Flaminio”, scelta che nel giro di poche ore si è rivelata impraticabile. Da settembre non si è trovata altra soluzione se non la conversione di spazi, quali i laboratori, in aule provvisorie. Ci troviamo senza spazi e senza aule adatte a supportare i laboratori che per indirizzo dobbiamo e vogliamo poter svolgere”, dichiara Sara Grova, rappresentante degli studenti del Munari.
“La bellezza della nostra scuola stava nella fusione di pratica e teoria, nel poter toccare con mano l'arte che studiamo: non ci stiamo, le soluzioni vanno trovate coinvolgendo tutte le parti interessate, noi studenti in primis”, aggiunge la ragazza. ''Diritto allo studio è anche questo: potersi formare a 360 gradi in una scuola con spazi e materiali adatti a supportare il numero e le necessità degli studenti. Purtroppo i sottofinanziamenti che affliggono da anni la scuola pubblica, durante la pandemia più che mai, si stanno manifestando al Munari di Vittorio Veneto come in tanti istituti del Veneto e d'Italia - conclude Marco Nimis, coordinatore della Rete degli Studenti Medi del Veneto -. Come Rete abbiamo voluto manifestare solidarietà agli studenti del Munari perché la loro è una richiesta legittima e giusta, quella di studenti che vogliono potersi formare al meglio, in una scuola pubblica capace di rispondere alle loro esigenza didattiche".
"Vorremmo essere convocati in un tavolo di discussione con la provincia per risolvere al più presto i problemi della nostra scuola. Vogliamo studiare, e vogliamo farlo al massimo delle possibilità che la nostra scuola può darci", chiedono ancora gli studenti.
FOTO: manifestazione di questa mattina e rappresentanti d'istituto