SAN ZENONE - Un blitz antidroga condotto dai Carabinieri di Feltre ha portato all’arresto di nove persone sospettate di gestire un’attività di spaccio tra Belluno e altre province venete. Le operazioni, coordinate dalla Procura bellunese, si sono svolte nel fine settimana e hanno coinvolto oltre 60 militari, coadiuvati da unità cinofile. Sono stati sequestrati sette chili di droga di vario genere, tra cui hashish, marijuana, eroina, cocaina, ecstasy e ketamina, oltre a 17 mila euro in contanti e armi non convenzionali.

Le perquisizioni sono partite venerdì scorso in provincia di Treviso, per poi estendersi domenica su altri territori. In provincia di Treviso, a San Zenone degli Ezzelini, è stato individuato un “covo” dove sono stati arrestati due giovani: un ventiseienne, trovato in possesso di una penna-pistola calibro 22, e un ventinovenne di origine rumena. Tra gli arrestati ci sono anche quattro bellunesi e un residente di Canal San Bovo, nel Primiero.

L’indagine, iniziata come un’operazione di controllo del territorio, ha permesso ai Carabinieri di ricostruire la rete di rifornimento degli stupefacenti, che dai centri di stoccaggio in provincia di Belluno si estendeva verso il basso Veneto. “L’operazione è nata come controllo sugli assuntori”, ha spiegato il comandante provinciale Enrico Pigozzo, e ha condotto gli investigatori verso i centri di approvvigionamento fuori provincia. Tra i sequestri figurano 32 piante di marijuana, oltre a quantità significative di altre droghe sintetiche e farmaci a base di benzodiazepina.

La posizione degli indagati – tutti tra i 18 e i 32 anni – è ora al vaglio delle autorità. Le accuse riguardano la produzione e il possesso di stupefacenti a fini di spaccio in concorso, con l’aggravante del possesso di armi per alcuni di loro.

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