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24 novembre 2024

Vittorio Veneto

Regionali, il Pd vittoriese ne esce massacrato

Dalle Amministrative (2014) alle Regionali (2015), in città il Pd perde 1870 voti

| Stefania Rotella |

| Stefania Rotella |

Regionali, il Pd vittoriese ne esce massacrato

VITTORIO VENETO -  La vittoria di Zaia dimezza il Pd vittoriese. La Lega ha vinto, mentre il Partito Democratico si lecca le ferite, nonostante un’amministrazione a guida Pd eletta un anno fa. Con i dovuti distinguo, posto che si tratta di amministrative e regionali, nelle amministrative del 2014 il Pd raccolse a Vittorio Veneto 3577 voti, il 24,46 per cento, alle regionali di domenica scorsa si è fermato a 1707 voti, il 16,75 per cento, perdendo 1870 voti. Una batosta, dovuta forse anche al fatto che Giacomo De Luca e Sandro De Bastiani non sono stati messi in lista, si è preferito il civatiano Andrea Ragazzi.

 

L’ex sindaco Toni Da Re (in foto) gongola e analizza il voto, facendo le debite distinzioni tra le due tornate elettorali. “Quella di Zaia era una vittoria annunciata, ma ha stravinto oltre ogni previsione- afferma Da Re, che fa parte da qualche settimana della segreteria nazionale della Lega Nord- C’è stato in queste regionali l’effetto Zaia, conosciuto e stimato da tantissimi e l’effetto Salvini. Credo che davanti ad un malessere sociale diffuso, soprattutto nelle città più grandi, gli elettori abbiano scelto chi le città le vuole pulire. Sono stato di recente a Milano per andare in via Bellerio, non è possibile che la stazione centrale sia una dormitorio. Dov’è il sindaco? Tutti i nulla facenti andrebbero dotati di guanti e ramazza e dovrebbero pulire le città. Milano è un bivacco, è evidente che chi governa se ne frega. Spero che vinca Salvini così ripuliamo le città. Certo i problemi che ci stanno a cuore sono anche il lavoro in primis, l’immigrazione fuori controllo, le tasse. A Vittorio il Pd ne esce certamente dimezzato. Alle amministrative per l’elezione di Tonon c’era stato l’effetto Renzi. Ora c’è stato l’effetto Salvini. Certo che a livello locale il Pd ne esce con le ossa rotte, credo che molta gente di sinistra non sia andata a votare, scontenti della Moretti e della politica nazionale”.

 

La coalizione del neo governatore Luca Zaia a Vittorio ha preso 6482 voti (51,92%), quella della Moretti 3258 (26,09). E’ stata dunque doppiata.

Se si fosse votato per le amministrative baffo Da Re sarebbe nuovamente sindaco? “Forse sì- risponde l’ex sindaco- Alle ultime elezioni si è voluto cambiare a tutti i costi, ma il malumore in città per questa giunta si percepisce. Comunque per ora ho l’impegno del nazionale, poi si vedrà”.

 

Se il Pd avesse candidato il consigliere comunale Sandro De Bastiani o il vice sindaco di Fregona Giacomo De Luca, il risultato sarebbe stato un po’ più a favore del centro sinistra?

La non candidatura di De Luca che si è ritirato due settimane prima del voto ci ha penalizzato- afferma Adriano Botteon, segretario di circolo del Pd di Vittorio Veneto- Sandro De Bastiani è stato tolto dalla lista dal regionale. Il civatiano Ragazzi era stato scelto da cinque-sei circoli del Pd. Certo in queste regionali ci è mancato il candidato del vittoriese e l’effetto Zaia è stato dirompente. Il Pd di Vittorio ne esce assai malconcio. L’errore della Moretti è stato quello di presentarsi come Ladylike e di Renzi di fare una riforma della scuola che farà perdere un sacco di voti al Pd. Se è vero che la coalizione di Zaia a Vittorio ha quasi doppiato il centrosinistra (51,92 % a 26,09 %) è vero che in Provincia di Treviso è andata ben peggio, in quanto la Moretti è stata quasi triplicata dal rivale (59,15 % a 20,24 %). In tutti i comuni del vittoriese, anche dove abbiamo vinto le amministrative l'anno scorso, la disfatta è stata ben peggiore. In ogni caso i voti persi sono stati moltissimi e questo ci porta a riflettere sugli errori commessi ad ogni livello”.


 

De Luca o De Bastiani, secondo i calcoli del partito, avrebbero fatto prendere al Pd nel vittoriese circa 2000 voti.

“La mia candidatura è stata sacrificata per far posto ad ambizioni  
correntizie che non hanno voluto tener conto delle richieste di  rappresentanza del territorio vittoriese- dice il consigliere comunale Sandro De Bastiani- E’ stata una valutazione certamente sbagliata. A questo punto il territorio del vittoriese fa un passo indietro nella logica della provincia, cosa di cui non avevamo bisogno. Per quanto mi riguarda diverse persone mi hanno confidato che visto che non ero in lista non hanno votato Pd o non sono proprio andati a votare”. Fregona in provincia di Treviso è stato il comune con il minor afflusso alle urne, solo il 36,8 per cento.

“A Fregona una bella fetta di gente che sceglie Pd non ha votato- afferma Giacomo De Luca, ex sindaco e ora vice sindaco- Sono andato a votare e ho votato Pd, nonostante me ne sia andato da candidato consigliere regionale perché in effetti non mi entusiasmava la squadra. Renzi mi piace perché in Italia si deve decidere di cambiare. In queste regionali ha vinto la gente che istiga all’odio e specula sulla povera gente”.

 


| modificato il:

Stefania Rotella

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