RIFIUTANO IL TAGLIO CESAREO, ARRIVA LA POLIZIA
Coppia del Burkina Faso contrapposta ai medici. Ore di trattativa per convincerli all’operazione
TREVISO – Non ne volevano sapere del taglio cesareo. Credevano di non poter più avere figli se avessero acconsentito ad effettuarlo. Solo l’intervento della polizia cui sono seguite lunghe trattative ha fatto il modo che il padre del nascituro firmasse per dare il consenso.
Una firma arrivata in extremis, dato che il piccolo avrebbe potuto morire soffocato se si fosse aspettato ancora. La vicenda vede al centro una giovane coppia originaria del Burkina Faso.
Subito dopo il ricovero della madre gli esami effettuati hanno evidenziato delle carenze respiratorie nel feto e per questo si rendeva necessario effettuare immediatamente il taglio cesareo. Un intervento come un altro se non fosse stata per la netta opposizione dei genitori, convinti che, appunto, una volta fatta l’operazione non avrebbero più potuto avere altri figli.
I medici hanno tentato di persuaderli, ma loro, in particolare il padre, hanno reagito andando in escandescenza provocando un certo scompiglio nel reparto di ginecologia del Ca’ Foncello. Nel frattempo sono stati avvertiti la polizia ed il magistrato di turno, nel caso in cui si fosse presentata la necessità di fare l’operazione contro la volontà dei genitori.
Alla vista delle divise, però, il futuro padre si è calmato, rimanendo pur sempre fermo nella sua posizione: niente cesareo. Ci sono volute quasi due ore prima di convincerlo a firmare. A quel punto si è fatta immediatamente l’operazione. Il piccolo è nato sano ieri nel primo pomeriggio, anche se è rimasto sotto osservazione per le prime 24 ore. Ora è finalmente fuori pericolo.
Matteo Ceron