VITTORIO VENETO - Siamo fermi da mezz'ora. Che facciamo? Telefoniamo alla redazione di OggiTreviso! Stamattina il nostro telefono era bollente. Ma non per il caldo (in ufficio abbiamo - ahinoi - l'aria condizionata): il telefono di OggiTreviso non ha smesso di squillare perché gli automobilisti che hanno tentato di percorrere Vittorio Veneto da nord a sud (e viceversa) oggi ci hanno messo un secolo. Esageriamo col lessico, ma solo per cercare di tradurre in parole quanto stamane è avvenuto nei fatti.

La città si è bloccata: un'infinita serpentina di auto si è incagliata tra il centro, Ceneda e San Giacomo. Per "colpa" della riasfaltatura delle strade (in zona San Pietro e Paolo e Frati), Vittorio Veneto si è trasformata in un imbuto dove le macchine hanno clamorosamente rallentato una corsa che poi si è fermata a più incroci. Gli automobilisti, al telefono, hanno denunciato la cattiva e sommaria segnaletica con cui i lavori sono stati pubblicizzati. "Il comune - ha detto un residente - avrebbe dovuto tenere conto dei sensi unici e cambiare temporaneamente la viabilità. Oppure avrebbe dovuto segnalare con maggiore accortezza a quanti metri e dove le strade di accesso alla città fossero state bloccate in modo da consentire un flusso di traffico più scorrevole."

Alcuni automobilisti hanno segnalato alla redazione il fatto di aver percorso "ad anello" parecchi chilometri prima di riuscire a trovare uno sbocco (a volte contromano) che consentisse loro di "togliersi d'impiccio" o di togliersi di torno un traffico che stamattina si è paralizzato. Sotto un caldo impietoso, tra l'altro.

L'unica nota simpatica, in un frangente poco edificante per la città, è apparso su Facebook. Alcune vittoriesi hanno invitato le "amiche" ad abbassare i finestrini e ad aprire gli occhi nei pressi delle strade soggette ai "lavori in corso".

"Con questo caldo - ha postato una vittoriese - gli operai lavorano praticamente in mutande e se si vuol vedere un po' di carne maschile alla brace si può facilmente essere esaudite." Magra consolazione? Be', c'è chi si accontenta. E chi sbuffa. E chi chiama OggiTreviso...