Spritz Aperol caldo: spopola all’estero ma Vittorio Veneto dice no
Quella che è stata definita “l’alternativa di tendenza al vin brulè” in Veneto non prende piede
VITTORIO VENETO - “Lo spritz Aperol caldo? Mai sentito, e spero di non sentirlo mai”. Marco Dall’Antonia, barista dell’Art Cafè Le Maschere torce il naso, solo a sentir nominare una variante così poco veneta del cocktail da aperitivo più bevuto che ci sia. Aperol Hot è il nuovo trend che sta conquistando soprattutto Austria e Germania. Pare che abbia iniziato a prendere piede ai noti mercatini di Natale di Vienna. E da lì ha spopolato, anche sui social. La ricetta? Prosecco (o vino bianco), Aperol, un po' di succo di mela, facoltativo, e volendo un bastoncino di cannella. Tanto per renderlo natalizio. Vanity Fair ha definito lo spritz Aperol caldo il cocktail più cool dell’inverno, ma (commento dei baristi: per fortuna) qui da noi non si è ancora visto.
“Alle Maschere non ne abbiamo mai servito uno, nessuno ce l’ha mai chiesto - assicura Marco Dall’Antonia -. Quest’inverno sto proponendo un succo di mela caldo, con un goccio di rum e un po’ di zenzero e menta. Questo sì che sta andando bene”. Dello stesso avviso è Paola Fiorentelli, dell’osteria Semprequeo: “Sicuramente questo spritz Aperol caldo non è arrivato fin qui. Il vino caldo sì, c’è sempre stato, me lo chiedono soprattutto i più anziani durante le fredde mattine di mercato. Di caldo, poi, c’è il classico punch con arancio e rum o il bombardino, in casi estremi. Ma quest’inverno non ha ancora fatto abbastanza freddo da ricorrere necessariamente a bevande calde. Dallo spritz, al massimo, mi chiedono di togliere il ghiaccio”.