Stop al saluto "gomito a gomito": potrebbe trasmettere il Coronavirus
A breve la messa al bando da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità
ESTERI - Vettore di contagio da Coronavirus: il gomito. Chi l’avrebbe mai immaginato, noi che ci eravamo tutti abituati da mesi ormai a darci di gomito per salutarci. Vietato il ricorso al classico scambio della mano, è stato un progressivo impratichirsi, che ha consentito a tutte le età di acquisire disinvoltura e familiarità. Forse il tocco di gomito riusciva persino più spontaneo e meno imbarazzante della stretta di mano, condito com’era di spirito cameratesco. Un gesto di innata giovialità.
Ora la notizia che sta deludendo gli uni e impanicando gli altri: l’Organizzazione mondiale della sanità sta per metterlo al bando. Perché se tocchi il gomito dell’altro vai sotto il metro di distanza e quindi le curve epidemiologiche rischiano istantaneamente di schizzare verso l’alto.
E poi c’è anche una questione di igiene: sette mesi a raccomandare all’universo mondo di tossire e starnutire sulle pieghe del braccio, sdoganando nel contempo l’articolazione del braccio/avambraccio come punto di incontro sociale e intergenerazionale e adesso lo stop: da impazzire tra le contraddizioni dei pareri e dei veti. E mentre si incominciava già a intravvedere la luce in fondo al tunnel della mascherina (con la risposta al dilemma: chirurgica o di comunità?) è subentrato il saluto, entrando nel dibattito pubblico - si può ben dire - a... gomito teso.