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25 novembre 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Studenti all’Isola dei Morti di Moriago per il centenario del memoriale

Sabato per i ragazzi delle medie di Moriago e Sernaglia su iniziativa del Comitato per la Tutela del Nostro Piave

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Isola dei Morti

MORIAGO - Sabato 28 Ottobre per il centenario del memoriale dell'Isola dei Morti a Moriago della Battaglia si terrà una camminata rievocativa per le classi medie di Moriago e Sernaglia della Battaglia. In occasione della ricorrenza della Battaglia finale gli studenti parteciperanno a una visita d'istruzione con i racconti del professor Raffaello Spironelli. Il Comitato per la Tutela del Nostro Piave ha ottenuto l'adesione del corpo docente e del dirigente dell'Istituto comprensivo di Sernaglia della Battaglia, per organizzare una camminata storico-naturalistica che ripercorre i luoghi della Battaglia finale dalle sponde del Piave fino al Cippo del Memoriale dell'Isola dei Morti. In questi tempi oscurati da conflitti, sarà un un'occasione per rievocare più da vicino la Grande Guerra con gli studenti.

Per approfondire la riflessione, gli organizzatori hanno indetto un concorso: ogni classe dovrà elaborare un pensiero in onore delle vittime che hanno dato il nome di "Isola dei Morti" a questo Memoriale, secondo per importanza solo a quello del Milite Ignoto di Roma, a ricordo delle circa 90.000 vittime della Battaglia della Vittoria. Il 18 Novembre, in occasione della cerimonia del centenario organizzata dal Comune di Moriago della Battaglia, si annuncerà la classe vincitrice, che sarà premiata con una gita a Sappada, alle sorgenti del fiume Piave, divenuto in questi anni terribili "Fiume Sacro alla Patria".

«Il comitato per la Tutela del Nostro Piave – spiegano gli organizzatori -, è nato per informare, fuori da ogni quadro politico circa l'impatto che avrebbe sulla sinistra Piave la costruzione di gigantesche casse d'espansione sulle Grave di Ciano vuole così sottolineare quanto il nostro fiume e il nostro territorio siano da salvaguardare, anche per le generazioni future, da opere che potrebbero cancellarne le ricchezze storiche e naturalistiche».



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Ingrid Feltrin Jefwa

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