REVINE LAGO - Arresti e perquisizioni a Napoli nell'ambito di un'inchiesta su appalti nella sanità. Dalle indagini coordinate dalla Procura è emerso il presunto pagamento di tangenti, anche da parte della cooperativa bolognese Manutencoop e agli indagati sono contestate, a vario titolo, corruzione e turbativa d'asta.

Come riporta l’Ansa, sono state dieci le misure emesse, tra cui un obbligo di soggiorno disposto nei confronti di Danilo Bernardi, un dirigente della coop (nella foto).

Bernardi è stato sindaco di Revine Lago negli anni ‘90, e anche assessore all’urbanistica. Il dirigente è anche marito dell’attuale sindaco revinese, Michela Coan.

Gli sviluppi investigativi si fondano sulle rivelazioni dell'imprenditore Pietro Coci che ai magistrati disse di aver ricevuto una richiesta di tangente del 4% da un infermiere dell'ospedale Santobono.

Coci affermò di averne parlato con due "uomini Manutencoop" i quali "senza colpo ferire e senza fare una piega mi dissero che erano assolutamente d'accordo e che per loro la prassi era di pagare sistematicamente nel settore degli appalti il 2-2,5% di tangente e non il 4%".

La Tribuna di Treviso riporta che Bernardi è accusato di aver escogitato il metodo per ottenere i soldi delle tangenti, con un giro di fatturazioni per false consulenze.