Sono a “casa loro”. E ci stanno così bene da metter su famiglie numerose. Anche di una ventina di esemplari. I cinghiali - dopo i caprioli e i cervi - sono immigrati sui colli, e a Refrontolo è facile imbattersi in qualche esemplare (bello grosso) sia di giorno che all’imbrunire.

La videocamera di un’abitazione privata ha immortalato la passeggiata di un branco di cinghiali che - nonostante l’abbaiare insistente del cane da guardia - attraversava tranquillamente una stradina tra i colli.

“La presenza dei cinghiali a Refrontolo - ci dice un residente - è ormai massiccia. La prima volta che ne ho incontrato uno risale al dicembre 2019, prima del Covid. Era un esemplare isolato, ma negli ultimi tre anni i cinghiali si sono moltiplicati, e proprio l’altro giorno - alle quattro del pomeriggio - io e le bambine ne abbiamo contati una decina. Ma non è stato un episodio isolato, dato che gli avvistamenti sono continui. Anche alcuni turisti tedeschi, venuti a comprare del vino in una grossa cantina della zona, si sono meravigliati nel vederli passeggiare tranquillamente vicino alle abitazioni.”

Gli esperti di fauna selvatica affermano che dopo l’arrivo ai limiti dei centri urbani di caprioli e cervi, è il cinghiale a migrare in territori antropizzati. L’ultimo - tra gli animali selvatici - è il lupo.

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