Traforo, continua il silenzio di Anas e cresce la paura per lo sfratto
Da fine agosto l'ente non paga gli affitti, che sono stati sottoscritti dai cittadini
VITTORIO VENETO - Continua il silenzio di Anas, e rimane la paura per lo sfratto che potrebbe coinvolgere le persone che hanno abbandonato le proprie case durante i lavori per il traforo. Come era emerso nel consiglio di quartiere di Serravalle del dicembre scorso, da fine agosto Anas non paga più gli affitti per le persone fuori casa, e nemmeno l’indennizzo giornaliero di 50 euro.
Il tutto è aggravato dal fatto che il contratto di affitto è stato firmato dai cittadini di Borghel e non dall’Anas, per cui se i cittadini non riuscissero più a far fronte ai pagamenti verrebbero sfrattati. Esiste un contratto tra cittadini e Anas, in base al quale Anas avrebbe pagato le spese di affitto più 50euro al giorno come indennizzo per un anno. Il problema è che in agosto è scaduto il termine di un anno stabilito dal contratto, e da allora Anas ha smesso di pagare.
L’ente, pochi giorni dopo la denuncia, aveva chiarito che avrebbe pagato gli affitti, inserendo la cifra per gli alloggi temporanei nella somma totale dei danni che verranno indennizzati. Anas però aveva dichiarato che entro il mese di gennaio avrebbe provveduto a comunicare ai proprietari dell’abitato di Borghel la stima dei danni arrecati dai lavori agli edifici. Stima che includerà anche gli affitti non versati e gli indennizzi di 50 euro al giorno.
Ad oggi però non risultano comunicazioni da parte di Anas, nonostante sia già iniziato il mese di febbraio. Intanto il presidente del quartiere di Serravalle Alessandro Mognol ha lanciato la proposta di un consiglio comunale straordinario, con la convocazione di rappresentanti di Anas, per fare il punto della situazione.