VITTORIO VENETO – Accantonare il secondo stralcio del traforo di Santa Augusta per dare corso, velocemente, alla realizzazione della bretellina di Ceneda, cioè l’annunciato collegamento tra via Pinto e via Cal de Livera, quindi la connessione tra l’uscita dell’A27 di Vittorio Veneto sud e la zona industriale di San Giacomo di Veglia così da togliere il traffico dalla viabilità cittadina.

Trattive in atto tra Anas, regione e comune. Anas ha messo sul piatto la possibilità di dare un’accelerata all’opera viaria che si innesterà sulla rotatoria di via delle Bressana con le vie Da Mosto e Pinto a patto di accantonare la realizzazione del collegamento tra Rindola e l’ospedale di Costa, bucando il colle della Madonna della Salute. Le due opere milionarie sono entrambe finanziate da Anas che ha chiesto al territorio di scegliere fra l’una o l’altra dovendo contenere gli investimenti. Se per il primo stralcio del traforo di Santa Augusta vennero spesi 56 milioni di euro, non si discosterà di molto il secondo stralcio fino all’ospedale.

La bretellina – dalla rotatoria di via della Bressana passerà parallela alla linea ferroviaria, poi sotto via Cal de Livera, per arrivare in zona industriale – costerà molto meno: la cifra stimata dieci anni fa era di 9 milioni di euro. «Questa è la penultima opera viabilistica che viene inaugurata in città – ha detto ieri al taglio del nastro della bretella l’eurodeputato Gianantonio Da Re -. Manca ora il collegamento fra l’autostrada e la zona industriale, circa un chilometro e 800 metri. Con la collaborazione di provincia, regione e Anas si farà anche questo». Poi a margine è trapelata la trattativa avviata tra regione ed Anas per dirottare le risorse dal traforo sulla bretellina. «La proposta è già stata condivisa fra gli enti» ha detto Da Re.

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