Treviso, alta adesione allo sciopero dei lavoratori del terziario e turismo
Oltre 200 i delegati dalla Marca hanno manifestato a Milano per chiedere aumenti salariali e migliori condizioni di lavoro
| Isabella Loschi |
TREVISO - Più che buona in provincia di Treviso l’adesione allo sciopero nazionale dei comparti terziario, distribuzione e Servizi, della Distribuzione Moderna Organizzata, della Distribuzione Cooperativa, e del comparto turistico ricettivo alberghiero, della Ristorazione Collettiva e Commerciale, delle Agenzie di Viaggio indetto per l’intero turno di lavoro nella giornata odierna di venerdì 22 dicembre dalle sigle sindacali di FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS UIL per chiedere i rinnovi dei contratti scaduti da anni.
“Rispettate le stime di partecipazione dei trevigiani alla manifestazione che ha avuto luogo a Milano – riportano i segretari generali di FILCAMS CGIL Treviso Alberto Irone, della FISASCAT CISL Belluno Treviso Patrizia Manca e della UILTUCS UIL Massimo Marchetti – con ben oltre i 200 delegati e delegate. Adesione allo sciopero sul territorio della Marca a macchia di leopardo ma nel suo complesso siamo molto soddisfatti per le percentuali di astensione raggiunte e del segnale che i lavoratori e le lavoratrici hanno mandato forte e chiaro a controparti datoriali e al Governo. La richiesta è inderogabile – sottolineano i segretari generali – il lavoro va pagato adeguando i salari e restituendo il potere d’acquisto perso a causa della fiammata inflazionistica. Ma anche maggiori tutele e migliori condizioni di lavoro”.
In provincia gli addetti dei comparti interessati allo sciopero sono oltre 30mila. Alcune percentuali di adesione: bloccate le mense ospedaliere di Conegliano e di Vittorio Veneto e quella di Electrolux con il 100%, all’OBI e all’Unieuro di Paese raggiunto il 90%, alla Coop di Spresiano e al Conè di Conegliano oltre il 50%, 40% al Mediaworld di San Biagio di Callalta. Lidl di Conegliano e di Vittorio Veneto hanno dovuto contingentare gli ingressi dei clienti del punto vendite. Chiusi anche i bar dell’ospedale Ca’ Foncello e della Provincia di Treviso.
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