Troppa gente in giro a Treviso: caffè e spritz presi al bar e bevuti in strada
Il sindaco Conte: "Non siamo cani da guardia ma vi chiedo senso di responsabilità"
| Isabella Loschi |
TREVISO - Passeggiate in città, bel tempo e la voglia di bersi un caffè o uno spritz in centro ha portato qualche trevigiano a trasgredire le regole.
Nel fine settimana tante le segnalazioni giunte al sindaco Mario Conte di cittadini che non rispettavano le ordinanze acquistando bevande e cibo con la formula take away nei bar e locali per poi consumarle subito dopo fuori dai locali o nelle piazze.
Gli agenti di polizia locale in bicicletta hanno controllato parchi e aree verdi come la Restera, molto affollata nel fine settimana da ciclisti e pedoni. “Ho ricevuto un sacco di lamentele - ha detto il sindaco - Non si tratta di un mero regolamento di polizia urbana, di rispetto di leggi, di profili penali ma di salute pubblica e di vita, il bene più importante che abbiamo”.
“Ogni giorno in città ci sono 20 pattuglie di agenti della nostra polizia locale in divisa e in borghese - continua Conte - Noi, però, non siamo cani da guardia con il blocchetto dei verbali in mano: pertanto, ci affidiamo al senso di responsabilità di chi esce a prendere lo spritz per asporto o il gelato take away".
Non deve diventare un tutti contro tutti: chi si beve il caffè in un luogo dove non c'è nessuno lo faccia pure, così come il bimbo che dà una leccata al gelato accompagnato dalla mamma non fa del male a nessuno. Si tratta di senso pratico. Chi invece beve l'aperitivo con la mascherina abbassata a gruppi di 10-20 persone come se fosse la tradizionale movida trevigiana fa una cavolata enorme, che mette in pericolo tutti. Mi raccomando - avverte Conte - facciamo attenzione ai nostri comportamenti e cerchiamo di fare del nostro meglio per evitare l'aumento dei contagi. Non serve che vi dica altro”.