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07 luglio 2024

Treviso

Truffa dell'abbraccio a Spresiano, fermati a Latina due ricercati: viaggiavano su un'auto intestata a prestanome

La maxi indagine ha portato a scoprire che il prestanome è intestatario di ben 150 veicoli

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Truffa dell'abbraccio a Spresiano, fermati a Latina due ricercati: viaggiavano su un'auto intestata a prestanome

SPRESIANO - Centocinquanta veicoli intestati e due persone arrestate nelle scorse ore dalla polizia locale di Latina per uan rapiana degli abbraci a Spresiano,  in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal tribunale di Treviso al termine delle indagini dei carabinieri di Spresiano. Lo scorso settembre i miliari dell’arma avevano ricevuto la denuncia di una rapina ai danni di un pensionato di oltre 65 anni, che, avvicinato da una donna con la cosiddetta “tecnica dell’abbraccio”, gli aveva sfilato un orologio di notevole valore.

Dall'arresto dei due presunti autori della rapina avvenuta a Spresiano è però scaturita un'indagine ben più grande che ha portato a scoprire un terzo soggetto intestatario di ben 150 veicoli, gran parte dei quali venivano usati da malviventi sparsi in tutta Italia per reati di vario tipo.

I fatti - Nella mattinata di sabato 14 ottobre una pattuglia della polizia locale di Latina (Lazio) ha fermato un'auto che circolava in centro a Latina e su cui stavano viaggiando i presunti autori della rapina di Spresiano, un uomo e una donna entrambi 34enni di origine romena. Da un primo controllo della polizia locale l'auto è risultata intestata a un cittadino straniero residente a Milano. Alla richiesta di giustificare il possesso del veicolo intestato ad un'altra persona, il conducente ha detto che l'auto era di proprietà di un suo amico. Ulteriori accertamenti presso la banca dati della motorizzazione civile, hanno però permesso di appurare che l’intestatario del veicolo risultava essere titolare di oltre 150 veicoli. La polizia locale, approfondendo la questione, ha verifica che l’intestatario della carta di circolazione era un cosiddetto prestanome, e molti di questi veicoli erano stati utilizzati per commettere dei reati. Successivamente dalla consultazione delle banche dati in uso alle forze di polizia, è emerso che a carico di entrambi i 34enne era stato emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere dal Gip del Tribunale di Treviso nello scorso mese di settembre.

Le successive indagini dei carabinieri del comune trevigiano hanno confermato che i due fermati a Cisterna di Latina dalla polizia locale e dai carabinieri erano proprio i presenti autori della rapina di Spresiano. Dopo le formalità di rito, i due sono stati arrestati e portati in carcere: l’uomo a Latina e la donna nel carcere femminile di Roma Rebibbia. Sono ora in corso ulteriori accertamenti sul proprietario del veicolo con l’attivazione di tutte le procedure per la radiazione dei veicoli intestati al soggetto prestanome.


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