Veneto Banca: "l'università a Treviso è inutile"
Trinca: "Il gruppo non interviene a sostegno delle sedi universitarie"
| Isabella Loschi |
TREVISO - «Treviso non aveva bisogno dell’università». A dirlo il presidente di Veneto Banca Flavio Trinca, che con queste parole mette subito a tacere le voci di un possibile intervento del gruppo a sostegno delle sedi universitarie di Treviso, in caso di rottura tra gli atenei di Venezia e Padova con Fondazione Cassamarca.
Ma il numero uno di Veneto Banca ribadisce di aver già espresso le sue personali perplessità al presidente di Cassamarca già a suo tempo: «L'avevo detto a De Poli anni fa quando annunciò l’istituzione dell’università: a Treviso è inutile, con Venezia a 25 chilometri e Padova poco più distante, i collegamenti ci sono, i ragazzi avrebbero potuto andare in quelle città e fare anche un’esperienza favorevole alla loro apertura mentale». Per ora dunque la scelta del gruppo bancario è quella di non impegnarsi in partecipazioni fuori dal business principale. Almeno finchè la crisi non sarà passata.
Intanto ieri gli studenti dell’Università di Treviso, appartenenti ad azione Universitaria hanno srotolato uno striscione dal ponte davanti alla sede dell’ex San Leonardo: «L’università non si tocca». Questo l’appello lanciato dagli studenti per chiedere che la rottura tra Cà Foscari e Cà Spineda non si concluda con la chiusura delle sedi trevigiane.