La Virtus Roma si ritira dal campionato LBA
Dopo molti mesi è giunta al termine la telenovela della Virtus, che finirà anzitempo la stagione a causa di difficoltà di natura economica
| Marco Tartini |
ROMA – Era da tempo nell’aria, ma ieri è arrivata la terribile notizia: la Virtus Roma si è ritirata dal campionato di Serie A UnipolSai 2020/2021. Tale decisione è stata frutto delle difficoltà economiche riscontrate dalla proprietà capitolina, situazione che si protraeva da ormai sette mesi. Già lo scorso maggio, infatti, Claudio Toti – da vent’anni proprietario – aveva messo il club sul mercato dichiarando di non poter più sostenere i costi di gestione, causa anche gli effetti della pandemia mondiale attualmente in corso. Roma avrebbe dovuto pagare la rata FIP di 35mila euro entro la mezzanotte di ieri – scadenza originariamente fissata per fine novembre – ma a causa delle suddette problematiche la società ha invece comunicato la rinuncia alla permanenza nel campionato, che proseguirà dunque con sole quindi partecipanti.
Quali saranno le conseguenze di questa scelta?
Innanzitutto per poter prendere parte ad un qualsiasi campionato di categoria inferiore la società dovrà provvedere al pagamento di una multa di 600mila euro, in aggiunta alla rata già prevista per l’iscrizione. In caso contrario, verrà ufficialmente sancito il fallimento della fondazione dopo ben sessant’anni di attività ed il raggiungimento di traguardi molto importanti, quali uno scudetto (1983), una Coppa dei Campioni (1984), 2 Coppe Korac e una Supercoppa Italiana (2000).
Per quanto riguarda il roster, i membri verranno svincolati e saranno pertanto nuovamente sul mercato, liberi di essere firmati da altre squadre. Infine, i risultati dei nove match disputati dalla Virtus saranno annullati, con la conseguente cancellazione dei punti classifica ottenuti dalla diverse sfidanti. La classifica verrà quindi aggiornata in questo modo (in grassetto le squadre che hanno subito variazioni):
1) A|X Armani Exchange Milano 18 (9 vinte, 0 perse)
2) Happy Casa Brindisi 16 (8 vinte, 1 persa)
3) Dolomiti Energia Trentino 10 (5 vinte, 5 perse)
4) Virtus Segafredo Bologna 10 (5 vinte, 4 perse)
5) Banco di Sardegna Sassari 8 (4 vinte, 4 perse)
6) Carpegna Prosciutto Pesaro 8 (4 vinte, 4 perse)
7) Umana Reyer Venezia 8 (4 vinte, 4 perse)
8) UNAHOTELS Reggio Emilia 8 (4 vinte, 4 perse)
9) Vanoli Basket Cremona 8 (4 vinte, 4 perse)
10) De’ Longhi Treviso 8 (4 vinte, 4 perse)
11) Openjobmetis Varese 6 (3 vinte, 6 perse)
12) Acqua S.Bernardo Cantù 4 (2 vinte, 6 perse)
13) Germani Brescia 6 (3 vinte, 6 perse)
14) Allianz Pallacanestro Trieste 4 (2 vinte, 3 perse)
15) Fortitudo Lavoropiù Bologna 2 (1 vinta, 7 perse)
La Federazione Internazionale Pallacanestro (FIP) ha commentato così la rinuncia della Virtus:
«La Federazione Italiana Pallacanestro prende atto con rammarico della volontà, da parte della dirigenza della società Virtus Roma, di rinunciare alla partecipazione al campionato in corso. Impossibile non sottolineare il gravissimo danno di immagine arrecato non solo al campionato ma anche e soprattutto all'intero movimento, che in questo difficile momento vive dei sacrifici e della serietà di centinaia di società su tutto il territorio. La stessa FIP, come da procedura, trasmetterà tutti gli atti al Giudice Sportivo affinché possa assumere i provvedimenti di competenza».
Si è espresso così, invece, il presidente LBA UnipolSai Umberto Gandini:
«La rinuncia della Virtus Roma a proseguire il campionato di Serie A è una notizia dolorosa e rappresenta una grave perdita per tutto il basket italiano. Non possiamo che prendere atto con rammarico di una situazione che la pur grande passione del patron Claudio Toti e della sua famiglia non è riuscita a fronteggiare. Resta agli atti un grande riconoscimento per quello che ha fatto in questi 20 anni alla guida della Virtus Roma, per l’impegno e le risorse profuse. Questa estate, nell’iscrivere comunque la squadra alla serie A, Toti si è assunto un grande rischio cercando di assicurare un futuro al basket romano e favorire un cambio di proprietà che purtroppo non si è realizzato anche per l'assordante silenzio che ha accompagnato la sua insistente richiesta di aiuto».