IL VOLONTARIATO IN CAMPO PER IMPEDIRE "LA FINE DEL GRIS"
Una città intera col fiato sospeso per un'istituzione ormai centenaria
Mogliano - Il volontariato del moglianese per salvare l'Istituto socio-sanitario Gris, istituzione secolare per l’assistenza e la cura a favore dei malati psicofisici gravi.
Attualmente sono 140 i dipendenti dell’istituto. Molti? Non sembra proprio, visto che fino a qualche anno fa di dipendenti se ne contavano 550. Dopo la decisione della Regione di far scattare il piano di riqualificazione dei servizi dell'Istituto, nel frattempo commissariato, è calato anche il numero di occupanti. Suscitando preoccupazione inc città.
Oggi sono solo due le aree di servizio: il Polo geriatrico e il Polo Disabilità che interessa 450 ospiti. Ma c'è chi teme che alla fine del processo di riconversione rimanga solo il Centro servizi per anziani di via Tommasini: l’idea dell’Ulss trevigiana è infatti quella di trasferire i malati dell'area della disabilità in strutture alternative.
La Regione ha preso questi provvedimenti anche per cercare di riportare sotto controllo il bilancio del Gris: negli ultimi tempi ci sono infatti state difficoltà nel pagare sia gli stipendi ai 140 dipendenti, sia i fornitori dei vari servizi.
La situazione debitoria ha raggiunto una gravità tale da costringere il Cda del Gris a prendere la decisione di mettere in vendita il patrimonio immobiliare dell'Istituto (stimato in 30 milioni di euro) per offrire le necessarie garanzie alla banca che svolge la funzione di tesoreria.
Le associazioni di volontariato a livello locale e provinciale sono convinte che c'è ancora la possibilità di fare qualcosa. Nella lettera che il referente del volontariato del Gris, Emilio Tessarin già presidente dell'Istituto, e il presidente provinciale del volontariato, Francesco Favero, hanno inviato a tutti gli enti interessati al salvataggio dell'Istituto, a cominciare dal presidente della Regione Galan, si chiede di attivare una strategia comune allo scopo di "impedire la fine del Gris".