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06 febbraio 2025

Treviso

“C’è Puzza di Gas", sit-in di Legambiente davanti alla Centrale Edison Stoccaggio di Collalto

Tappa a Treviso e Susegana per la campagna di sensibilizzazione  sui rischi legati alle dispersioni e agli sprechi di gas fossile

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

sit-in davanti alla Centrale Edison Stoccaggio di Collalto

TREVISO - Fa tappa a Treviso e Susegana “C’è Puzza di Gas. Per il futuro del Pianeta non tapparti il naso”, la campagna d’informazione e sensibilizzazione sui rischi legati alle dispersioni e agli sprechi di gas fossile promossa da Legambiente e sviluppata con il supporto di Clean Air Task Force (CATF).

 Per accendere i riflettori sul tema, questa mattina, è stato organizzato un sit-in davanti alla Centrale Edison Stoccaggio di Collalto di Susegana, che rappresenta un punto strategico per l’intera filiera del gas: comprende infatti sia attività di stoccaggio, con una copertura di circa il 4% della capacità nazionale, sia di estrazione, con un’attività ripresa recentemente che oggi copre per intero la produzione di gas fossile in Veneto. In serata, invece, appuntamento alle ore 20.30 in piazzale Duca D’Aosta (spazio Binario 1) a Treviso, per una serata di approfondimento dal titolo “Le fonti fossili in Veneto e come uscirne”, con gli esperti dell’Ufficio Energia di Legambiente Adriano Della Bruna, che presenterà la campagna “C’è Puzza di Gas” e il dossier sul Veneto, e Tommaso Polci, che discuterà di transizione energetica, rinnovabili e CERS.

All’evento sarà presente anche Luigi Lazzaro, Presidente di Legambiente Veneto. Due gli obiettivi dell’iniziativa: fare conoscere ai territori, alle cittadine e ai cittadini i rischi legati alle dispersioni dirette e agli sprechi di gas fossile immesso direttamente in atmosfera e spingere l’Italia e l’Europa ad approvare norme e regolamenti ambiziosi finalizzati a ridurne nel tempo, fino ad azzerarne, le emissioni. “La crisi climatica e la congiuntura economica che stiamo vivendo – dichiara Katiuscia Eroe, responsabile Energia di Legambiente – ci obbligano, da un lato, a ripensare subito il nostro sistema energetico, ossia il modo in cui produciamo e consumiamo energia, svincolandoci dalle logiche speculative di multinazionali e lobby delle fonti fossili, ben presenti in Veneto come attestano i numeri presentati nel dossier; dall’altro, a intervenire sulle infrastrutture con monitoraggi e interventi risolutivi anche sulle più piccole dispersioni per non aggravare la situazione climatica e recuperare una risorsa i cui sprechi, secondo alcune stime, valgono quanto le attuali estrazioni nazionali”.

 


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