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14 agosto 2024

Montebelluna

“Ecocentro dei Pilastroni salvo grazie all’opposizione che si è accorta che volevano chiuderlo”

L’opposizione rivendica la paternità di questo risultato: “La maggioranza nemmeno lo sapeva”

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Francesco Bortignon

MONTEBELLUNA – Il consigliere comunale Francesco Bortignon, del gruppo d’opposizione “Insieme per Montebelluna” dopo l’annuncio che l’ecocentro di dei Pilastroni non verrà chiuso fa una serie di considerazioni sulla vicenda. «Bene che si sia arrivati a "salvare" l'Ecocentro Pilastroni – esordisce Bortignon, puntualizzando però che - Solo grazie all'intervento delle opposizioni (consiglieri Bortignon e Miotto) nel 2021 si è scoperto che nel 2014 l'Assemblea di Bacino, a cui partecipava l'allora Assessore Martignago, aveva deliberato la chiusura dell'Ecocentro Pilastroni a Montebelluna. L'allora assessore e vicesindaco Severin e i consiglieri comunali di maggioranza erano caduti dalle nuvole: non ne sapevano niente».

Il consigliere di Biadene prosegue nella cronistoria della vicenda: «Nel 2022 ero tornato sulla questione con una interrogazione in Consiglio Comunale, cui il Vicesindaco Borgia aveva risposto promettendo impegno per mantenere l'Ecocentro attivo. A seguito della comunicazione di Contarina secondo cui, dal 1 luglio, ai Pilastroni non si possono più conferire tutta una serie di rifiuti (p.es. toner per stampanti, neon, batterie auto...) ho presentato una nuova interrogazione a risposta scritta. Ora arriva una notizia positiva, cioè che l'Ecocentro Pilastroni rimarrà aperto, sebbene l'intenzione di realizzarne uno nuovo a servizio di Cornuda, Crocetta e Montebelluna rimanga: vigileremo affinché le promesse non vengano smentite dai fatti».

Bortignon ha presentato una nuova interrogazione sulla questione ponendo l’accento su alcuni aspetti. Il mantenimento dell’apertura dell’ecocentro di Biadene, infatti, sembra avere un “prezzo” poiché alcuni rifiuti non si potranno più conferire e anche gli orari sono cambiati. Nell'interrogazione il consigliere rileva appunto che: «Gli orari di apertura degli Ecocentri a Montebelluna (12 mezze giornate a settimana) che ci penalizzano rispetto a Castelfranco, che con gli stessi abitanti ha a disposizione 20 mezze giornate a settimana (due Ecocentri aperti tutti i giorni, mattina e pomeriggio)»

Altro aspetto dolente sono i costi per l’utenza: «La questione degli aumenti tariffari retroattivi, che tante lamentele ha suscitato, giustamente, tra i cittadini. Il nostro Comune è un socio importante di Contarina e del Consorzio Priula: che azioni vuole intraprendere per rimediare a questo pasticcio? – Quindi Bortignon aggiunge -. Ho chiesto la convocazione di una Commissione consiliare in cui discutere di questi temi con i Dirigenti di Contarina e Priula. So già che la richiesta rimarrà inascoltata, perché questa Amministrazione non vede le Commissioni Consiliari come luoghi di discussione, indirizzo e controllo, ma solo come inutili fastidi».

Il consigliere comunale del gruppo “Insieme per Montebelluna” conclude con una valutazione politica: «Le notizie di oggi confermano come l'azione di segnalazione dei problemi, controllo e stimolo dell'Amministrazione condotta dalle minoranze sia qualificata, basata sui fatti e utile alla città: un'azione che troppi, nella maggioranza, considerano invece solo un fastidio. Non è così, e, nel rispetto delle rispettive competenze, i fatti ci danno ragione».
 


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